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Porte aperte su...

Addio a Vincenzo Calò, poeta e scrittore

  E chi di voi non lo conosceva?  Vincenzo Calò alla Biblioteca Civica di Manerbio (BS) Era un ospite fisso, su questo blog. Intervistava poeti, saggisti e narratori; recensiva le loro opere; i suoi interventi finivano regolarmente qui, oltre che su Roma Capitale Magazine . La sua era una penna difficile da comprendere, ma sempre di spessore. Non ha mai smesso di dedicarsi alla diffusione della poesia e della letteratura in generale, per quanto fosse difficile e per quanto la sua situazione personale non fosse certo di lusso. Solo la malattia l'ha fermato. Si è spento l'11 ottobre 2022 , verso mezzogiorno. Era prevedibile, per i pochissimi che ne conoscevano le condizioni. Eppure, nessuno era davvero pronto per la notizia. Qualcuno, all'inizio, non ci ha creduto. Aveva trentanove anni e non era mai stato vecchio, né fuori, né dentro. Qui avevamo già raccontato la sua storia. Mi sembra doveroso aggiungere un'altra sua pubblicazione: La sicurezza e il pensiero cardiopati...
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"La dolce vita" ha un fondo amaro

Chi non ha mai sentito nominare La dolce vita di Federico Fellini (1960) ? È uno di quei film proverbiali anche per i non cinefili. A molti è capitato di indossare una "dolcevita" , la maglia del protagonista. Un fotografo che sorprende le celebrità in occasioni private è un "Paparazzo" , come l'omonimo personaggio. Eppure, quanti hanno davvero guardato questa lunga pellicola fino in fondo? Essa può sorprendere.  Fonte: Collider.com "La dolce vita" è un titolo ripreso da una commedia di Arnaldo Fraccaroli. È divenuto sinonimo di lusso, divertimenti notturni, feste e avventure galanti: il mondo in cui lavora Marcello (Marcello Mastroianni), cronista mondano a Roma. Lui proviene da una zona provinciale: è evidente che è arrivato nella capitale per fare carriera e respirare un'atmosfera più viva. Si può dire che "ce l'abbia fatta", in un'Italia che inizia a dimenticare guerra, povertà e arretratezza. Però, fin da subito, la vita ap...

"Nosferatu" (2024) di Eggers: da dove viene il male?

Fonte: Posterspy.com Il Nosferatu di Robert Eggers (2024) non ha bisogno di presentazioni. È il remake di ben due capolavori omonimi, quello diretto da Friedrich W. Murnau nel 1922 e quello diretto da Werner Herzog nel 1979. Due mostri sacri, letteralmente. Eggers si è misurato con loro e (a parer nostro) ha vinto grandiosamente la sfida. Probabilmente, il motivo è che non si tratta di un mero remake. Trama e tematiche hanno una loro originalità. D'altronde, già Murnau si era discostato dal Dracula di Bram Stoker e Herzog aveva ulteriormente aggiunto del proprio. Il Nosferatu del 2024 è benedetto anche dall'incredibile fotografia di Jarin Blaschke , che ricorda i potenti chiaroscuri delle tele di Georges de La Tour. Potente è anche l'interpretazione della figura di Knock (Simon McBurney), l'analogo di Renfield: un adepto di Nosferatu quasi più terribile del maestro, nella sua ossessione divoratrice che qui lo avvicina ad Hannibal. Il fascino gotico e visionario delle am...

Ritratti lirici nel giardino comunale di Manerbio

Il cortile del Palazzo Municipale a Manerbio ha ospitato i “Ritratti lirici” : una serata di arie e duetti operistici dedicate ai personaggi più indimenticabili del melodramma.              Il concerto ha avuto luogo la sera del 19 settembre 2025. Si sono esibiti il soprano Chiara Milini e il tenore Matteo Falcier , accompagnati dal pianoforte di Edmondo Savio . I brani erano presentati dalla voce profonda di Sergio Mascherpa .             L’evento è stato aperto dai saluti del sindaco Paolo Vittorielli e dell’assessora alla Cultura Sara Barbi.             L’inizio del concerto è toccato a Esulti pur la barbara , da L’elisir d’amore (1832) di G. Donizetti. Il contadino Nemorino è innamorato della fittavola Adina, che non ricambia il suo interesse. Lo spasimante decide di comprare quello che il ciarlatano Dulcama...

Musica per tutta la vita: la Banda di Manerbio

Ogni anno, la Civica Associazione Musicale “S. Cecilia” di Manerbio invita i cittadini al suo Open Day . Nel 2025, esso ha avuto luogo il 13 settembre, presso la sede della scuola di musica “Lorenzo Manfredini”, in via Palestro 57. Le varie aule erano state dedicate alla presentazione di diversi strumenti e attività. Fra gli ottoni, c’erano la tromba, il corno, l’euphonium, il trombone, la tuba e il sassofono. Naturalmente, non mancavano né le percussioni, né il pianoforte. Dei legni, venivano presentati il fagotto, l’oboe, il flauto e il clarinetto. Completavano l’elenco il violino, la chitarra elettrica, il basso elettrico e la batteria. Per la gioia di chi ama le belle voci, erano presentati anche i corsi di canto lirico, moderno e corale.              Oltre alla ricchezza dell’offerta, stupisce l’ampiezza della fascia d’età coinvolta: “dagli 0 ai 99 anni”, in senso nemmeno troppo metaforico. I corsi sono infatti proposti...

In mostra a Manerbio tutti i colori del bianco

Il bianco è forse il colore più difficile da dipingere. Ne sapevano qualcosa gli impressionisti, quando cercavano di catturare sulla tela le tinte naturali della neve. Forse proprio per questo, come tema della nuova mostra del collettivo artistico “In Essere” , è stato scelto: “Della Natura: Il Bianco” . È stata programmata e organizzata al Bar Simposio di Manerbio dal 18 luglio al 28 settembre 2025. Le opere esposte sono dipinti e sculture, uniti dalla comune tinta candida. La sfida è proprio quella di mostrare le varie possibilità espressive del bianco.              Gigi “Bigiai” ha fatto ricorso alla materialità di numerose stringhe bianche che si stringono a formare una maglia, per creare gli “Intrecci d’anime”. Oltre che all’anima, il bianco è convenzionalmente associato alla pace: ecco dunque “Pax” di Luciano Baiguera , un quadrato di tessuto sotto cui traspaiono un quadrato più piccolo e un cerchio centrale, pariment...

Vent’anni di restauro per la pieve di Manerbio

Abbiamo già parlato dei “Pomeriggi d’arte” tenuti al MaPo , il centro ricreativo di Manerbio. Essi sono stati anche un’occasione per ricordare il grande restauro della chiesa parrocchiale , iniziato nel 1985. Le osservazioni fatte durante i lavori permisero di formulare ipotesi sulla storia dell’edificio precedente. Le tracce delle vecchie fondazioni sono scarse e mostrano un orientamento diverso rispetto a quello della pianta della costruzione attuale. Dietro l’altare, è stato ritrovato un muro medievale in laterizio, esterno alla vecchia pieve: forse, resto di una casa privata nel perimetro del perduto castello di Manerbio .              Dietro la pala settecentesca di Giambattista Pittoni rappresentante la Deposizione, sono rimaste tracce della decorazione a fresco (anche questa settecentesca) di Giambattista Zaist . Ha caratteri barocchi: dorature, modiglioni, spighe e volute. È probabile che fosse originariamente estesa...

La Banda di Manerbio in concerto al Vittoriale

Il 23 agosto 2025, la Civica Associazione Musicale “S. Cecilia” di Manerbio ha vissuto una delle sue esperienze più memorabili, dopo il concerto al Teatro Grande di Brescia (18 gennaio 2020): il concerto all’Anfiteatro del Vittoriale degli Italiani . Il progetto è stato svolto in collaborazione con la Banda Cittadina “Gasparo Bertolotti” di Salò. Insieme, le due associazioni hanno realizzato un degno “Tributo a John Williams” .              È il noto compositore nato a New York nel 1932. Insieme a Ennio Morricone, è ricordato come uno di coloro che hanno elevato la musica per film da semplice “contorno” a elemento determinante per il successo della pellicola stessa. Il compositore è stato allievo di Mario Castelnuovo-Tedesco e ha studiato pianoforte alla Juilliard School con Madame Rosina Lhévinne . Finora, ha collezionato cinque premi Oscar e cinquantaquattro nomination per la miglior colonna sonora. Le sue opere sono appr...