E chi di voi non lo conosceva? Vincenzo Calò alla Biblioteca Civica di Manerbio (BS) Era un ospite fisso, su questo blog. Intervistava poeti, saggisti e narratori; recensiva le loro opere; i suoi interventi finivano regolarmente qui, oltre che su Roma Capitale Magazine . La sua era una penna difficile da comprendere, ma sempre di spessore. Non ha mai smesso di dedicarsi alla diffusione della poesia e della letteratura in generale, per quanto fosse difficile e per quanto la sua situazione personale non fosse certo di lusso. Solo la malattia l'ha fermato. Si è spento l'11 ottobre 2022 , verso mezzogiorno. Era prevedibile, per i pochissimi che ne conoscevano le condizioni. Eppure, nessuno era davvero pronto per la notizia. Qualcuno, all'inizio, non ci ha creduto. Aveva trentanove anni e non era mai stato vecchio, né fuori, né dentro. Qui avevamo già raccontato la sua storia. Mi sembra doveroso aggiungere un'altra sua pubblicazione: La sicurezza e il pensiero cardiopati...
Ho un messaggio per te, "persona normale". Sì, tra virgolette, perché è un'espressione che vuol dire tutto o niente. È anche un titolo autoconferito, riconosciuto solo da te e da quei quattro o cinque gatti che, ai tuoi occhi, sono rappresentanti del mondo intero, pietra di paragone del "dover essere". Sto parlando con te, che giudichi di sottecchi le colleghe "troppo vistose" e i colleghi "inadeguati". Con te, che vedi come una provocazione qualsiasi accessorio inusuale, qualsiasi hobby o interesse poco gettonato. Con te, che fai commenti ad altissima voce sui mezzi pubblici circa le presunte abitudini dei tuoi tranquillissimi vicini di sedile e cerchi pure di trovare chi ti faccia eco. Con te, che di punto in bianco scrivi a sconosciuti nelle chat dei social media, dando loro degli "psicopatici" (senza renderti conto che l'unico comportamento disturbato, in tal caso, è proprio il tuo). Con te, che imprechi contro le manif...