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Visualizzazione dei post da giugno, 2025

"Il ritorno di Ulisse in patria" al Monteverdi Festival

Può una tragedia musicale del Seicento strapparci ancora sorrisi e lacrime? E il tema mitologico non sarà un po' troppo imbalsamato?  La risposta a entrambe le domande è scontata, ma non troppo. Si sa già che le avventure di Ulisse sono riproponibili in molte salse, coma ha dimostrato anche il recente film di Uberto Pasolini. Più difficile è rispondere al quesito sulla tragedia musicale. Il ritorno di Ulisse in patria (1640) di Claudio Monteverdi è un gioiello di epoca barocca. Lo separano da noi ben 385 anni. La maturità di Monteverdi e le origini del "Ritorno di Ulisse in patria" Monteverdi componeva per le chiese e per la nobiltà. Eppure, nel 1640, si affaccia a un mondo diverso. Ha settantatré anni e un'esperienza artistica decisamente matura. Si trova a Venezia, una delle città più ricche e dinamiche dell'epoca. Stavolta, la commissione viene dal T eatro Santi Giovanni e Paolo : uno di quelli che hanno iniziato le attività in quegli anni. Stiamo parlando ...

Il loggionista impenitente: Alberto Mattioli e l'opera lirica

Ha trascorso circa duemila sere all'opera e... no, non si è ancora stufato. Alberto Mattioli (Modena, 1969) è forse un unicum nel panorama giornalistico italiano. Non perché sia l'unico a parlare di opera lirica, ma perché è l'unico a farlo con tanta passione totalizzante e (allo stesso tempo) umorismo e leggerezza. Un vero toccasana, in una branca dello spettacolo troppo spesso segnata da conservatorismo becero e persino cattiveria, in certo pubblico. Questo, nel linguaggio di Mattioli, è il pubblico delle "care salme" o (in una versione più gentile) dei "semifreddi". Il riferimento necrofilo, comunque, non cambia. Quello del giornalista è un avvertimento: il teatro, per esistere, deve essere vivo . Per quanto si possa avere nostalgia di vecchie glorie come Franco Zeffirelli, Maria Callas o Luchino Visconti, the show must go on . Anche l'opera lirica deve trovare modi per parlare al pubblico attuale. Non può essere messa in un museo. Non può ignorar...

"Il principe dei colori": il nuovo romanzo di Cristiano Pedrini!

Il romanziere Cristiano Pedrini è un gradito ospite su queste pagine. Abbiamo già parlato della sua Piccola Fiera degli Autori a Bonate Sopra (BG) .  Adesso, annunciamo l'uscita del suo nuovo romanzo: Il principe dei colori. È ambientato in Giappone, come Il mio primo inverno con Haru (2024) e altre delicate storie d'amore e crescita personale. Stavolta, il protagonista è l'adolescente Leonardo . Con entusiasmo, ha seguito suo padre a Osaka e si è iscritto all' Otemae School , un prestigioso liceo. Naturalmente, non desidera solo studiare: vorrebbe allacciare rapporti e collezionare bei ricordi. All'inizio, però, lui è un mistero fatto di silenzio e colori, agli occhi degli altri studenti. Pian piano, qualcuno di loro decide di andare oltre le apparenze. C'è Ren , sorridente e con un coraggio invidiabile. Haruka legge i sentimenti come poche persone sanno fare. Minato ha uno sguardo tagliente e non lascia trasparire le emozioni. Poi, ci sono Yamamoto, Eiko...

Fiera Mercato Il Giardino Segreto: vita all’aria aperta

Quante cose si possono fare all’aria aperta? Coltivare piante, mangiare, leggere, bere infusi e sciroppi, giocare… Tutto questo era compreso ne Il giardino segreto , la fiera mercato che si è tenuta a Manerbio il 4 maggio 2025, nei giardini del Palazzo Comunale.  I visitatori hanno potuto gustare torte, biscotti e bevande calde. Le bancarelle proponevano infusi di erbe aromatiche miste, preparati per brodi vegetali, sciroppi, bevande alla frutta. C’era una ricca scelta di marmellate, miele, conserve, sottaceti, grissini, farro. C’era un “food truck” con sostanziosi panini. Non mancavano piante in vaso, né oli essenziali ed aromi. Alcuni banchi proponevano gioielli in forma di elementi naturali o addirittura ricavati dalle foglie. Le forme dei vasi esposti erano ispirate al mondo vegetale. La fiera ha compreso laboratori creativi , indicati in particolar modo per i bambini. Si sono presentati alla cittadinanza anche i membri di Assoverde Santa Lucia , volontari che si occupano...

Della Natura il Risveglio: la primavera nell'arte manerbiese

Il collettivo artistico "In Essere" di Manerbio non avrebbe potuto ignorare le suggestioni della primavera . Dal 10 aprile al 10 maggio, al Bar Simposio, è stata allestita la sua mostra Della Natura il Risveglio . Essa era stata realizzata in collaborazione con il Foto Club di Manerbio e il Gruppo Fotografico Lenese. L'iniziativa era patrocinata dalla Cooperativa Solidarietà Manerbiese.    Durante l'inaugurazione, sono state lette anche le poesie di alcune artiste del collettivo, coerenti con l'argomento dell'esposizione. La rinascita e la fioritura sono state rappresentate da Fabiana Brognoli in riferimento all'Europa: raffigurata come un bocciolo rosso, augurava un futuro di speranza. Giovanna Cremaschini aveva rappresentato la Malinconia quasi come una sacra icona, su fondo oro e un taglio triangolare. I capelli della figura sono blu, il colore freddo e malinconico per eccellenza. Immagini di serenità e bellezza erano inscritte nelle foglie cad...

"Perché la vita": il tumore alle ovaie raccontato da Manuela Podda

Il tumore alle ovaie , tuttora, non può essere scoperto in tempi precoci. Viene spesso diagnosticato quando è già in fase avanzata e ciò significa che è quasi sempre letale. Questo dramma è stato raccontato con delicatezza e compartecipazione emotiva dalla fotografa Manuela Podda .  La sua mostra Perché la vita  (curata con la collaborazione di Simone Cerio) ha un titolo aperto ed enigmatico, come lo sono l'esistenza umana e l'esperienza della morte. L'esposizione fotografica ha già visto diverse edizioni, prima di approdare a Manerbio. Qui è stata ospitata da Palazzo Luzzago ed è stata inaugurata il 1 maggio 2025. Fino all'8 dello stesso mese, i manerbiesi hanno potuto contemplare i risultati di questo progetto collettivo. Perché la vita può infatti essere considerato un dono delle pazienti ritratte e delle loro famiglie. La mostra fotografica è stata il frutto di un lungo percorso di condivisione e confidenza tra Manuela Podda e altre donne, accomunate dal fatto di ...