Passa ai contenuti principali

Esce "Il quaderno della strega" (Amazon 2023)

 Per mio interesse personale, ho collaborato per anni con le riviste Athame e Sirio. Questo mi ha permesso di scrivere di argomenti quali le religioni antiche, i culti misterici e la storia dell'esoterismo, raggiungendo un numero di lettori che la mia navicella personale non avrebbe potuto altrimenti abbordare. Si è trattato di un'esperienza stimolante a livello culturale e che rifarei volentieri. 

Copertina de "Il quaderno della strega" di Erica Gazzoldi

Ovviamente, col tempo, gli scritti di questo tipo si sono accumulati, abbastanza da formare un volume. L'ho pubblicato proprio nel mese di Halloween 2023, intitolandolo Il quaderno della strega. In realtà, il contenuto del libro non ha alcunché di spaventoso, ma si tratta comunque di una coincidenza buffa. Lo trovate su Amazon in tre formati diversi e fa parte della collana "Briciole", in cui si trovano anche Caffè al profumo di libri e Fra le carte di Perilla.  

Gli articoli raccolti ne Il quaderno della strega approfondiscono dal punto di vista storico alcuni fenomeni, come quello delle "dee" (guaritrici) dei Carpazi Bianchi, quello dei misteri orfici ed eleusini, quello delle Sibille e altri legati all'alchimia o alla fede nella reincarnazione. Senza avere la pretesa di fornire verità con la "V" maiuscola, ciascuno di questi articoli si addentra nell'argomento con accuratezza, citando le fonti e cercando di cogliere ciò che si cela dietro simboli e credenze. Grande attenzione è riservata all'antichità greca e romana, senza trascurare gli esoterismi otto-novecenteschi e le Scritture apocrife.

Insomma, se amate gli argomenti esoterici/magici/misterici, qui c'è pane fresco per i vostri denti. Buona lettura e felice Halloween 2023!

Se volete fare il pieno delle vostre letture preferite a basso costo, potete iscrivervi qui a Kindle Unlimited.




Commenti

Post popolari in questo blog

Letteratura spagnola del XVII secolo

Il Seicento è, anche per la Spagna, il secolo del Barocco. Tipici della letteratura dell'epoca sono il "culteranesimo" (predilezione per termini preziosi e difficili) e il "concettismo" (ricerca di figure retoriche che accostino elementi assai diversi fra loro, suscitando stupore e meraviglia nel lettore). Per liberare il Barocco dall'accusa di artificiosità, si è cercato di distinguere una corrente "culterana", letterariamente corrotta e di contenuti anche immorali, da una corrente "concettista", nutrita dalla grande tradizione intellettuale e morale spagnola. E' vero che il Barocco spagnolo vede, al proprio interno, vivaci polemiche fra autori (come Luis de Gòngora e Francisco de Quevedo) e gruppi. Ma l'esistenza di queste due contrapposte correnti non ha fondamento reale. Quanto al concettismo, è interessante notare come esso sia stato alimentato dalla significativa definizione che di "concetto" ha dato Francesco

Farfalle prigioniere, ovvero La vita è sogno

Una giovane mano traccia le linee d’una farfalla. Una farfalla vera si dibatte sotto una campanella di vetro. La mano (che, ora, ha il volto d’un giovane pallido e fine) alza la campanella. L’insetto, finalmente libero, si libra e guida lo spettatore nella storia del suo alter ego, la Sposa Cadavere.              Così come Beetlejuice , The Corpse Bride (2005; regia di Tim Burton e Mike Johnson) si svolge a cavallo tra il mondo dei vivi e quello dei morti, mostrandone l’ambiguità. A partire dal fatto che il mondo dei “vivi” è intriso di tinte funeree, fra il blu e il grigio, mentre quello dei “morti” è caleidoscopico, multiforme, scoppiettante. A questi spettano la gioia, la saggezza e la passione; a quelli la noia, la decadenza, l’aridità. Fra i “vivi”, ogni cosa si svolge secondo sterili schemi; fra i “morti”, ogni sogno è possibile. Per l’appunto, di sogno si tratta, nel caso di tutti e tre i protagonisti. A Victor e Victoria, destinati a un matrimonio di convenienza, non è co

Il Cimitero di Manerbio: cittadini fino all'ultimo

Con l'autunno, è arrivato anche il momento di ricordare l' "autunno della vita" e chi gli è andato incontro: i nostri cari defunti. Perché non parlare della storia del nostro Cimitero , che presto molti manerbiesi andranno a visitare?  Ovviamente, il luogo di sepoltura non è sempre stato là dove si trova oggi, né ha sempre avuto le stesse caratteristiche. Fino al 1817, il camposanto di Manerbio era adiacente al lato settentrionale della chiesa parrocchiale , fra la casa del curato di S. Vincenzo e la strada provinciale. Era un'usanza di origine medievale, che voleva le tombe affiancate ai luoghi sacri, quando non addirittura all'interno di essi. Magari sotto l'altare, se si trattava di defunti in odore di santità. Era un modo per onorare coloro che ormai "erano con Dio" e degni a loro volta di una forma di venerazione. Per costituire questo camposanto, era stato acquistato un terreno privato ed era stata occupata anche una parte del terraglio