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M.Q.M., ovvero La Grande Burla

M.Q.M.: Minus Quam Merdam. È la maccheronica sigla con cui vengono apostrofate le matricole nelle università più antiche. Va da sé che è da intendersi in senso ironico. Quel che è meno ironico è il suo essere anticipazione di ciò che la “vita vera” (accademica e non) ha in serbo per loro. Senza che nessuno abbia il coraggio di dirlo in faccia agli interessati. Benpensanti di tutto il mondo, è facile stracciarsi le vesti davanti alle pantomime dei goliardi. Un po’ meno è guardare in volto la propria realtà “perbene” e ammettere che è ancora peggiore di esse. L’avversione dell’ingenuo per la goliardia è la rabbia di Calibano che non si vede riflesso in uno specchio. Quella del perbenista è la rabbia di Calibano che si vede riflesso allo specchio.             Tanto per cominciare, gli esami universitari. Provate a controbattere –educatamente, sottotono finché volete- all’esaminatore che fraintende le vostre risposte. Vedrete con...

Gaya Pavia - Per vivere e lasciar vivere

In origine, era Coming Aut , nata presso Radio Aut tra 2004 e 2005. Dal 2012, l’associazione si chiama, a pieno diritto, Arcigay Pavia . Il socio fondatore è Giuseppe Polizzi , che ne è anche presidente, oltre che consigliere nazionale e responsabile nazionale dell’iniziativa legislativa sul matrimonio. Gli iscritti sono circa 1500, residenti a Pavia e provincia. Fra loro, Carla Stracci , caso praticamente unico (negli ultimi anni) di drag queen italiana politicamente impegnata: laureata in Giurisprudenza, lavora presso uno studio legale, dove si occupa di tutela antidiscriminatoria. Fin dall'inizio, Arcigay Pavia ha collaborato con diversi locali, per creare occasioni di socializzazione . <<La visibilità è importante per la comunità lgbt, perché permette quel “coming out” che è liberazione>> spiega Polizzi. Attualmente, Arcigay Pavia organizza una festa alla settimana presso il Caffè Teatro. L’animazione comprende musica e karaoke. Al martedì sera, ha luogo anch...

Tra Kafka e Calvino

La serata piovosa imbeve l’acciottolato. P. è d’umore loquace. Come sempre. Se non che, stavolta, è il turno dei “sassolini nella scarpa”. Ha appena parlato d’una chiesa magnifica, visitata da tutta Europa. E dello scempio perpetrato dai turisti, che ne hanno spezzato i bassorilievi, per portarsi souvenir a casa. Piccole teste o braccia di pietra, che gli scultori hanno rifinito faticosamente e che finiranno nel ciarpame da salotto. ‹‹Qui, in Italia, finisce tutto alla buona›› sospira. ‹‹Nessuno muove un dito per tenere in riga.››             Tranne quando si tratta di pestare manifestanti inermi. In questo caso, le forze dell’ordine spuntano come funghi, per dar lavoro alla sanità pubblica. ‹‹Una volta, sono andato in città, a cercare un regalo per mia madre›› racconta P. ‹‹A un certo punto, nella metropolitana, vedo che la gente comincia a correre all’impazzata. Tutti in direzione opposta alla mia. Mi faccio strada come p...

Senza parole

Questo pezzo sul sito dell' Huffington Post  è ormai (tristissimamente) noto. Tanto da non abbisognare di presentazione. Ma più interessante è la risposta dell'On. Anna Paola Concia , sulla propria fan page di Facebook: #Gay/ Concia incontra compagni classe e docenti ragazzo suicida Era originale, in cerca della sua identità #ioportoipantalonirosa Roma, 22 nov. (TMNews) - "Oggi ho incontrato per due ore i compagni di classe e i professori del ragazzo suicida del Liceo Cavour di Roma. Ho voluto farlo per capire cosa fosse accaduto davvero. I ragazzi mi hanno spiegato che hanno un doppio dolore: quello della perdita del loro compagno di classe e quello di essere stati descritti oggi su tutti i siti come i responsabili della sua morte. Li ho trovati sconvolti e ho riscontrato un contesto scolastico assolutamente non ostile alla diversità". Lo dichiara Anna Paola Concia, deputata del Partito democratico. "Era sicuramente un ragazzo originale, di certo in cer...

A me nono (A mio nonno)

   La stüa la borbòta i sò 'nsome calcc, 'n dèl cantù a l'umbrìa de la làmpada; la somèa la cansù de la Séra che la pasa sö 'n sentér, chi sa 'ndòe. "L'è stàda chèla ólta..." Giü a giü, i grà de la tò éta i scor de i tò làer scür, i vé zo a polsà 'n de le me mà. I sènte: i è nostrà come la cara de la buna lègna che scàlda 'n casa. Sare i dicc e nine le tò memorie, 'ntàt che 'l ciel al smorsa le candéle e 'l ma 'ntorcia 'n de i sò lensöi ömecc. Traduzione:   A mio nonno. “La stufa borbotta i suoi sogni caldi,/ nell’angolo all’ombra della lampada;/ sembra la canzone della Sera/ che passa su un sentiero, chissà dove./ “È stata quella volta…” Uno ad uno, i grani/ della tua vita scorrono dalle tue labbra scure,/ scendono a riposare nelle mie mani./ Li sento: sono genuini come la carezza/ della buona legna che scalda in casa./ Chiudo le dita e cullo i tuoi ricordi,/ intanto che il cielo spegne le c...

Il "domani" e il "per sempre"

"Produci, consuma, crepa" . Questa scritta a vernice spray su un muro mi è rimasta impressa dall’infanzia. Solo di recente ho scoperto che era un ritornello di Giovanni Lindo Ferretti. In ogni caso, difficile idearne di più eloquenti. Riassume perfettamente –e con sarcasmo squisito- l’intelligenza di certe “sore Cesire” davanti al “futuro”. Di coloro che ridono sotto i baffi, quando qualcuno dice che studia Lettere. Vien voglia di ricordare che il fidanzato di una mia amica sta per laurearsi in Ingegneria: bravissimo, sa calcolare a mente le strutture, ha già avuto esperienze in cantiere. Ma non trova un cane che voglia fargli far pratica, perché “la crisi” c’è per tutti, non solo per i poeti. Idem per L., diplomato come geometra. E gli unici che io abbia sentito far battute sconsolate sul proprio futuro sono studenti di Medicina o Giurisprudenza.             Non passa giorno che non ringrazi il cielo per avermi dato genitori ...

Megafonia compulsiva

  È duro tener fede al proprio interesse per una tematica. Soprattutto se coloro che lo condividono con noi hanno la spada tratta e non concepiscono sfumature oltre al bianco e al nero. Di qua gli uni, di là gli altri: una scacchiera, praticamente. Nessuna possibilità di ridiscutere sui dettagli. Perché qualunque pennellata aggiuntiva è “sicuramente” un attacco di parte. O personale.             E. è una giovane laureata appassionata di blog e social network. Ama informarsi su questioni di genere e sessualità. È favorevole ai matrimoni gay e contraria agli stereotipi di genere. Così come avversa la droga mediatica che strumentalizza problemi delicatissimi (omofobia, femminicidio) per muovere voti da una parte o dall’altra.             Su Facebook, legge uno status pubblicato dalla pagina di un noto blog anti-sessista: “Chiunque neghi l’esistenza di discrimin...