Ogni anno, la Civica Associazione Musicale “S. Cecilia” di Manerbio invita i cittadini al suo Open Day. Nel 2025, esso ha avuto luogo il 13 settembre, presso la sede della scuola di musica “Lorenzo Manfredini”, in via Palestro 57. Le varie aule erano state dedicate alla presentazione di diversi strumenti e attività. Fra gli ottoni, c’erano la tromba, il corno, l’euphonium, il trombone, la tuba e il sassofono. Naturalmente, non mancavano né le percussioni, né il pianoforte. Dei legni, venivano presentati il fagotto, l’oboe, il flauto e il clarinetto. Completavano l’elenco il violino, la chitarra elettrica, il basso elettrico e la batteria. Per la gioia di chi ama le belle voci, erano presentati anche i corsi di canto lirico, moderno e corale.
Oltre
alla ricchezza dell’offerta, stupisce l’ampiezza della fascia d’età coinvolta:
“dagli 0 ai 99 anni”, in senso nemmeno troppo metaforico. I corsi sono infatti
proposti anche ai più piccoli: per loro, è previsto l’ascolto mirato di
ninnenanne o altri brani simili, mentre vengono cullati. È un primo modo per
sviluppare il senso del ritmo e della melodia.
La
Civica Associazione Musicale “S. Cecilia”, anche quest’anno, ha voluto
presentarsi come una realtà in grado di offrire una formazione vasta e
sfaccettata. La Banda di Manerbio, come tutte le bande, s’incarica d’istruire
gli allievi. Chi ha fatto parte di un corpo bandistico ha avuto più possibilità
di professionalizzarsi in ambito musicale, entrando così nel mondo del lavoro. Il
volantino informativo dell’Open Day sottolineava anche i lati sportivi delle
attività musicali: i frequenti spostamenti richiesti per via dei concerti, lo
spirito di squadra, il potenziamento della capacità polmonare.
Colpisce
l’occasione di socializzazione sana: in un’associazione con così tanti giovani,
così tante fasce d’età diverse e (talora) anche retroterra socio-culturali
diversi, si è creato un ambiente sereno e (a quanto parrebbe finora) privo di
bullismo.
Ricordiamo
che la Civica Associazione Musicale “S. Cecilia” vanta una lunga storia, una partecipazione costante agli eventi pubblici e una forte presenza sul
territorio, visto che è disponibile a spostarsi per fiere, convegni, concerti,
processioni e altri eventi. Insomma, un Open Day come quello a cui abbiamo
assistito è un modo molto semplice per capire che la musica può coprire tutto
l’arco dell’esistenza umana e arricchire diversi aspetti della vita. Non è un
bene di pochi, ma per tutti.
Pubblicato su Paese Mio Manerbio, N. 220 (ottobre 2025), p. 8.
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