Per parafrasare una canzone: che cosa resterà di questi anni Novanta? Anzi: cos’è restato, finora? Certamente, sono rimasti i trentenni che, all’epoca, erano bambini. A questo decennio, il rapper nostrano Dellino Farmer ha dedicato il suo singolo appena uscito: “Baggio”. Il titolo rimanda, ovviamente, al calciatore Roberto Baggio, uno dei miti della generazione indicata. Il cantante non è un suo fan sfegatato o un suo biografo, ma ha scelto il Divin Codino quale efficace simbolo. Così come lo è stato un altro “codino celebre”, lo showman Fiorello.
Per chi era un bimbo all’epoca, gli
anni Novanta sono un periodo di belle memorie, di cartoni animati, musica e
televisione… una sorta di “età mitica”, per l’appunto: l’età che ha visto “la
riscoperta di Santana, l’esordio dei Nirvana, la morte di Moana”, come elenca
Dellino. La sensazione di chi è trentenne, nel guardarsi indietro, è quella
cantata dal rapper: “il mondo è cambiato, tutto è molto più complesso”.
Probabilmente, non erano così semplici nemmeno gli anni Novanta; il punto è che
la generazione di Dellino e della sottoscritta, all’epoca, non conosceva ancora
le sfide dell’età adulta. Per non parlare del fatto che non si respirava aria
di crisi economica - e, soprattutto, non si respirava attraverso una
mascherina. La spensieratezza di quel decennio è andata perduta: questo
significa dire (riecheggiando un celebre luogo comune) “si stava meglio quando
ci stava Baggio”.
Le parole di Dellino scorrono
ritmate da una musica dolceamara, con un andamento a volte martellante - ma è
il malinconico martellare dei ricordi. Colpisce l’impossibilità di distinguere
fra reale vita quotidiana e immagini televisive, in queste nostalgie. Fino a
questo punto i media sono entrati nell’esistenza di noi “novantini”… Per quanto
fasulli o artificiosi possano essere i miti mediatici, chi li ha vissuti con la
freschezza dell’infanzia non ha potuto fare a meno di cedere ad essi un angolo
di cuore.
Né è sempre un male: il mito
sportivo (come riconosce Dellino) è sinonimo di salute e lealtà. Intanto, gli
anni Venti (del Duemila) ancora aspettano il loro bravo Divin Codino che arrivi
a salvarli…
Pubblicato su Paese Mio Manerbio, N. 160 (dicembre 2020), p. 8.
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