|
Stefania Maratti ed Emma Baiguera |
Il
28 ottobre 2018, le “Donne Oltre” di Manerbio hanno invitato la cittadinanza
alla consueta festa di tesseramento. Al Teatro Civico “M. Bortolozzi”, sono
state ricordate le abituali attività dell’associazione: trovare un alloggio per
le vittime di violenza domestica e i loro figli; fornire loro un’équipe per il
sostegno psicologico; organizzare iniziative di sensibilizzazione, anche alle
scuole elementari o medie. Per la fine di quest’anno, “Donne Oltre” ha previsto
il cineforum In direzione ostinata e contraria: quattro film sul tema della
strega, vista come donna “diversa” ed emarginata. Si tratta di un antipasto a
un’iniziativa ben più ampia: un intero anno di eventi culturali su questa
figura, dal titolo “La strada per Endor” (anche su Facebook).. Esso è stato ideato da “In Circolo”,
gruppo di cittadini di Provaglio d’Iseo, che si riunisce per trattare tematiche
d’affettività e di genere. Al progetto, aderiscono numerose realtà. Il nome del
ciclo di eventi è tratto dall’episodio biblico di 1 Sam 28, 3 ss. Il re Saul,
dopo aver bandito negromanti e indovini dal proprio regno, desidera consultarne
uno per evocare lo spirito del profeta Samuele. Si reca così a Endor, dove gli
è stato riferito che si trova una negromante. Pur riconoscendolo ed essendo
terrorizzata da lui, la donna esaudisce la sua richiesta; lo accudisce persino,
quando il re vien meno davanti alla tremenda apparizione del defunto profeta.
Il
titolo del ciclo di eventi è sottotitolato dall’acronimo “S.T.R.E.G.A.”:
“Sapiente Tutrice Ribelle Erborista Guerriera Ammaliatrice”.
L’idea de “La strada per Endor” è giunta dal
caso della scrittrice Ramona Parenzan: la sua idea di giocare sulla figura
della strega in un laboratorio scolastico ha portato a un’interrogazione
parlamentare, in cui lei non è stata certamente messa in buona luce. Maghe e
fattucchiere, tramandate dalle fiabe, fanno dunque tanta paura anche oggi?
Nell’attesa di rispondere alla
domanda, sul palco del “Bortolozzi” si sono esibite non vecchie streghe, ma ben
più avvenenti figure. Hanno cominciato Emma Baiguera (chitarra) e Stefania
Maratti (flauto), con pezzi vivaci: la Paçoca di Celso Machado (Ribeirão
Preto, 1953); la Suite n° 3 di Roberto Di Marino (Trento, 1956); Mallorca di Isaac Albéniz (Camprodon, 1860 - Cambo-les-Bains, 1909); il Tico Tico di Zequinha
de Abreu (Santa Rita do Passa Quatro, 1880 - São Paulo, 1935).
|
The Mussels |
La seconda parte ha visto in scena
le Mussels: ovvero le “cozze”, nome che a loro si addice solo ironicamente. Il
gruppo è composto da Ilaria Tengatini, Nicole Bulgarini, Elena Troiano e Miriam
Smussi. Il 28 ottobre, hanno proposto un repertorio sospeso tra forza e
malinconia: Man in the Mirror di Michael Jackson; Via con me (It’s
Wonderful) di Paolo Conte; Hallelujah di Leonard Cohen; Malo di Bebe; More
Than Words degli Extreme; Dangerous Woman di Ariana Grande; Shallow, il
brano-simbolo del recentissimo film A Star is Born; Think di Aretha
Franklin; Shape of You di Ed Sheeran; Love of My Life e Crazy Little Thing
Called Love dei Queen; Fragile di Sting; Blunotte di Carmen Consoli; E
non finisce mica il cielo di Mia Martini; Eppure sentire (Un senso di te) di
Elisa… e altri, per mostrare le molte sfumature tra amore e lacrime.
La
buonanotte ai partecipanti, infine, è stata data dalle “Donne Oltre” con una
ricca scelta di tisane. Un anno finito (e ricominciato) in dolcezza.
Commenti
Posta un commento
Si avvisano i gentili lettori che (come è ovvio) non verranno approvati commenti scurrili, offese dirette, incitazioni all'odio di qualunque tipo, messaggi che violino la privacy o ledano l'onore di terzi. Si prega di considerare questo blog come uno spazio di confronto, così come è stato fatto finora, e non come uno "sfogatoio". Ci scusiamo per eventuali ritardi nella pubblicazione dei commenti: cause (tecnologiche) di forza maggiore. Grazie.