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Visualizzazione dei post da settembre, 2022

Leggendo “C’erano prima anche di Frida Kahlo”, di Fiorenzo Baini

Esponenti di una creatività al femminile , sbocciata alla cessazione del Medioevo, si fondono narrativamente, in relazione a un percorso di crescita autorale, in pieno possesso di capacità specifiche e precisanti.  Baini indica più di una dozzina di signore raffigurate in   medaglioni, la più tradizionale delle incorniciature a quei tempi, volta all’adeguamento degli esempi di una sessualità considerata debole per mera convenienza storicamente.   Lucrina Fetti , per non annegare nell’angoscia si attivò con un impeto creativo forse sproporzionato, impensabile in precedenza, senza preoccuparsi di rivangare la sensibilità del fratello Domenico pari pari, desiderando anzi accentuarne la popolarità, senza stare a discuterci sopra. Lo sbigottimento si teatralizza nei meandri del proprio sapere, dimodoché Caterina Vigri intese ogni cosa, circa il fatto che Gesù e Maria le rappresentarono visioni nefaste, approfittando di una dote, quella del discernere, al fine di annientarla. Proba

Vincenzo Calò legge "L’incompreso" di Michela Gallo (G.C.L. Edizioni)

Michela si presenta ai lettori trentaseienne, con una mente a soqquadro in gran percentuale volendo essere categorici… ma che ha reso argomento cardine per i suoi scritti, spiegando quant’è dura nobilitarsi cognitivamente, riprendere dei pensieri che latitano di continuo in corto circuito, per riassaporare l’ordinarietà degli eventi di una vita.  Vale eccome chiedersi di che tratta appunto lo stare in carreggiata, se lo squilibrio può avere un senso per l’animo umano, e se quest’ultimo lo sappiamo veramente identificare, e cioè distinguendo il soggetto per così dire schizzato da quello che si ritrova in buone condizioni di salute elaborando osservazioni tra le quali alla Gallo ne spunta una, illuminante: sospettare unicamente del proprio essere significa considerarsi speciali.   Aprendo l’opera di Michela , il lettore si potrà soffermare tra tre impostazioni letterarie: nella prima ( The Word Of Psycho ) lei verseggia tutto ciò che ha nella testa; nella seconda ( Per La Società D

Claudia Filippini torna con "L'anima e lo spettro"

Bentornata Claudia . Ma può ancora un punto stabile nel mondo sortire un senso di trasporto? Cosa c’è di stabile nel mondo? Credo proprio nulla. Tutto è in continuo divenire, di conseguenza è estremamene difficile che si possa affermare che qualcosa possa causare un senso di trasporto. Un giallo non può proprio fare a meno dell’attualità?  Dipende in quale periodo storico lo scrittore lo voglia ambientare. Se la narrazione è ambientata nel Novecento, non può essere attuale ma conforme al periodo storico al quale si riferisce. Come si evita che un giallo diventi un mattone? Se diventa un mattone, allora non è un giallo. La differenza che c’è, tra una narrazione generica e un giallo, sta proprio nell’azione. La funzione mediatica agevola o complica la risoluzione di un giallo? Sempre s’è ambientato nel periodo storico che stiamo vivendo, lo scrittore può usufruire nella narrazione di tutti gli strumenti mediatici di cui noi oggi possiamo usufruire. A volte sono proprio que

Una staffetta per non dimenticare

Il 12 dicembre 1969, una bomba esplose nella Banca Nazionale dell’Agricoltura in Piazza Fontana, a Milano . Il 28 maggio 1974, avvenne lo stesso in Piazza della Loggia, a Brescia , proprio durante una manifestazione antiterrorismo. Una strage ancora più sanguinosa fu quella del 2 agosto 1980, alla stazione di Bologna Centrale . I tre episodi sono emblematici di quella che fu chiamata “strategia della tensione” : impiegare attentati imprevedibili e devastanti per incutere paura nella popolazione e desiderio di misure autoritarie per rafforzare la sicurezza. In particolare, la strage di Piazza Fontana inaugurò gli “anni di piombo” : un periodo di estremizzazione degli scontri politici, fino alla violenza vera e propria. I tre attentati hanno in comune anche l’ispirazione politica di estrema destra, nonché retroscena mai del tutto chiariti, in cui erano coinvolti i servizi segreti italiani. Proprio questa vasta “base dell’iceberg” e la mancanza di luce sui mandanti delle stragi hanno reso

Fabiana Brognoli: musica in testa e anima nel colore

Dal 24 luglio al 27 agosto 2022, il Bar Borgomella di Manerbio ha ospitato l’ennesima mostra dell’ esposizione “In Essere” . Stavolta, era il turno di Fabiana Brognoli , presente anche sui social media ( @q_fab su Instagram e “24 hours in A Disco” su Tumblr ). Inquietante e curiosa allo stesso tempo, la sua produzione può essere suddivisa in opere realizzate a mano e arte digitale. La prima parte vede sperimentazioni con materiali differenti. L’interesse di Fabiana per il rapporto fra l’uomo e la macchina (con un occhio particolare per le tecnologie introdotte negli anni ’90) l’ha portata a riciclare circuiti elettrici e pezzi di radio. Con questi, ha realizzato un volto la cui forma è percepibile solo se lo si osserva a distanza. Un modo molto efficace di sottolineare come l’uomo tenda sempre più a fondersi con la macchina.              Un’altra sua peculiarità è la sensibilità per la musica . Del resto, è sposata con un DJ e il titolo del suo blog su Tumblr si traduce come “24 o

A Manerbio, i “Dialoghi con la luna”di H.C. Andersen

Andare verso settembre, per i manerbiesi, significa veder avvicinarsi la Notte delle Fiabe , un evento pubblico per adulti e piccini. Arrivare impreparati non giova… Ecco, dunque, che diverse serate a tema la precedono. Il 20 agosto 2022, per un pubblico adulto, il Cortile del Centro Culturale comunale ha ospitato la lettura teatrale "Dialoghi con la luna” , con brani dall’ omonima opera di H.C. Andersen (1805-1875) . L’autore danese è noto per fiabe come   La principessa sul pisello  (1835),  Mignolina  (1835),  La sirenetta  (1837),  I vestiti nuovi dell'imperatore  (1837),  Il soldatino di stagno  (1838),  Il brutto anatroccolo  (1843),  La regina delle nevi  (1844) e  La piccola fiammiferaia  (1848). Ma i Dialoghi con la luna esulano da questa arcinota produzione. Pur dando spazio all’immaginazione di Andersen, sono più poetici e meditativi, con tocchi di satira o di tenerezza. La musa romantica, malinconica e acuta dell’autore è comunque riconoscibilissima anche in essi

I Batmen nella storia della musica italiana

I Batmen sono un pezzo irrinunciabile della storia musicale manerbiese e, ora, lo sono anche di quella italiana. Questo è ciò che ha decretato l’enciclopedia 1964-1969: I complessi musicali italiani , compilata da Maurizio Maiotti e da Graziano Dal Maso (Maiotti Maurizio, 2021-). Gli autori, infatti, hanno voluto inserire una scheda dedicata ai Batmen nel volume 2.              La storica band non è del tutto nuova a riconoscimenti simili. Era già stata menzionata nell’opera di Umberto Donina: Il ritorno di un sogno (o il sogno di un ritorno?) Storia dei gruppi musicali bresciani (Calcinato, 2006). Quel libro, però, guardava solo all’interno dei confini della provincia.             Fortunatamente, i Batmen sono in contatto con Maurizio Maiotti , editore e coautore della summenzionata enciclopedia. È stato lui a interpellarli, per ottenere le foto d’epoca necessarie a realizzare la voce enciclopedica a loro dedicata. Essa sottolinea la continuità nelle attività del gruppo, dal 19

Esce una nuova raccolta: "Fra le carte di Perilla"

  Passano gli anni e si sa come va... gli articoli si accumulano . Soprattutto quelli a tema fantasy, gotico, romantico e folklorico. Così, è nata una nuova raccolta: Fra le carte di Perilla (Amazon, 2022).  Perilla è una sorta di creatura fantastica non classificata che vive sotto le radici di un ulivo – o di un noce, o di un pioppo… al diavolo la botanica, non ci ho mai capito granché. Fatto sta che lei vive qui. E cosa fa tutto il giorno? Riempie carte. Di qualsiasi cosa. Ogni idea, ogni osservazione può tornare buona e svilupparsi in pensiero, in scrittura. Perilla è arguta, dispettosa, lasciva a suo modo e ama ascoltare musica lirica o inquietante, mentre versa i suoi bravi fiumi d’inchiostro. La sua preferenza per temi cupi e fantastici si spiega col suo stare perennemente sottoterra, vicina agli inferi e in compagnia dei propri fantasmi, più o meno seducenti.           A prima vista, può sembrare che sia ignorante e fuori dal mondo, vista la sua residenza e le sue abitudini

Gotica, gotica Tosca

Una rappresentazione certamente memorabile della Tosca pucciniana è quella diretta da Franco Zeffirelli al Metropolitan di New York nel 1985. È abbastanza probabile reperirla in DVD, come ho fatto io ai tempi dell’università. L’ho riguardata di recente e ho notato alcuni tratti tutt’altro che secondari: quelli che danno una tinta decisamente gotica alla vicenda.             Già di per sé, la Tosca (1900) fu composta in un’epoca che non era già più romantica, ma risentiva ancora di quella grande stagione ottocentesca . Il Romanticismo aveva già da tempo ispirato le letterature che chiamiamo gotica e decadente , composte dai materiali più oscuri e morbosi della passionalità del XIX secolo. Fra l’altro, Dracula , il capolavoro del gotico, era uscito nel 1897: solo tre anni prima che l’opera pucciniana arrivasse nei teatri. Una vicenda di amore e di morte si prestava benissimo a richiamare questi fantasmi.             Da una parte, c’è Tosca (Hildegard Behrens): una donna pia e carn