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Visualizzazione dei post da luglio, 2020

Vincenzo Calò intervista Fiorenzo Baini

Benvenuto Fiorenzo; senti, è possibile scindere il motivo scatenante dall’obiettivo ultimo quando il tema è la Guerra? Tutte le guerre partono per essere “brevi e vittoriose” e finiscono per essere sempre lunghe. Di conseguenza   è ovvio che l’obiettivo ultimo non coincida mai col motivo per il quale la guerra è cominciata. Durante una guerra può succedere che ci si dimentichi? Credo che, al fronte, nasca un vero legame tra i soldati ma se si intende la situazione interna e peggio ancora, a livello macro, gli Stati che tra loro dovrebbero essere alleati, si vede sempre trattenuta l’ostilità e la volontà di sopraffazione. Ci vuole entusiasmo per raccontare di una tragedia? Piaccia o non piaccia   le tragedie hanno sempre, in sé,   qualcosa di grandioso e dunque, per narrarle, è necessario almeno un po' di entusiasmo. Solo le tragedie fanno la Storia? Assolutamente no. Anche le commedie e le farse. Esiste la pace tra i popoli? Ovviamente la pace perpetua è un’utopia

Il corpo dei bambini tra innocenza e tabù

L’estate 2020 è stata funestata da una notizia feroce: i Carabinieri del nucleo investigativo del comando provinciale di Siena, con il coordinamento della Procura dei Minori di Firenze, hanno portato alla luce i risultati dell’ operazione “Delirio” . Da essa, è risultato che diciassettenni pagavano per assistere a torture e violenze sessuali su bambini. Per l’esattezza, pagavano in criptovalute per accedere a siti nascosti nel cosiddetto deep web: qui, visionavano i filmati coi suddetti contenuti e interagivano con gli autori delle efferatezze, richiedendone altre. Le violenze sui bambini arrivavano anche all’amputazione e all’uccisione.              Questa è la versione estrema degli abusi sempre temuti sui più piccoli. Il corpo dei bambini , tanto nel diritto italiano quanto nel sentire comune, è una sorta di campo minato, di “non mostrabile”, ai confini fra il sacro e il proibito. La cosa sembrerebbe tantopiù strana, quantopiù proprio l’infanzia è l’età in cui la fisicità è vissut

Danzare nonostante tutto: Antonella Settura al tempo del Covid

Con Dellino Farmer e Piergiorgio Cinelli, abbiamo già parlato dell’impatto dell’emergenza sanitaria sul mondo della musica. Stavolta, ci rivolgiamo alla danza, di cui ci ha parlato Antonella Settura . È la nota direttrice artistica del Centro Danza con sedi a Manerbio e Capriano del Colle. Come ogni anno, aveva organizzato un saggio con la propria scuola: “On va Danser” , programmato per il 13 giugno 2020 al Politeama di Manerbio. Erano previste coreografie coloratissime, fra cui un cancan con costumi certamente efficaci. Ovviamente, lo spettacolo è stato rimandato a data da destinarsi, per via della chiusura dei teatri e degli altri luoghi di “assembramento”.              Antonella, però, non si è arresa ed è riuscita a trovare un luogo ove dare lezioni estive all’aperto. Si tratta dell’Area Feste di via Duca d’Aosta, concessa per interessamento di un assessore. La palestra delle scuole elementari statali di Manerbio (sede abituale dei suoi corsi) non è attualmente disponibile. Ecc

Casa, dolce casa… Quarantena e mercato immobiliare

L’emergenza sanitaria legata al Covid-19 e la quarantena hanno certamente avuto un impatto notevole sul modo di vivere i propri spazi abitativi . Per mesi, essi sono stati il nostro unico mondo, con tutti i pro e i contro della cosa. Ciò non è stato privo di conseguenze nel mercato immobiliare.  Ne abbiamo parlato con Alessandra Saldini , titolare dell’omonima agenzia. Il lockdown ha causato vari rallentamenti anche nel settore immobiliare, soprattutto burocratici, oltre che incertezze dovute a situazioni lavorative inaspettatamente mutate. La fase più restrittiva della quarantena ha visto rimandare a data da destinarsi decine di appuntamenti, sia per coloro che volevano comprare casa, che per i proprietari decisi a venderla. Una cosa è certa: è cambiata la tipologia di abitazione ricercata . «Il confinamento forzato tra le mura domestiche ha portato le famiglie a rivedere le proprie necessità e, di conseguenza, i luoghi dell’abitare» spiega Alessandra. «In generale, si cercano