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Visualizzazione dei post da giugno, 2017

La paga dei vigliacchi

“Quando i due compagni furono partiti, prese anche lui una vecchia bicicletta e andò via. Era contento che fosse il Comandante a mandarlo dalla ragazza.             Quella che invece non parve contenta fu proprio lei, quando la raggiunse nella strada fra i campi verso casa sua. Tornava dal paese sotto la pioggia, con l’ombrello aperto. «La Disperata» le arrivò dietro, smontò dalla bicicletta, le disse: - Buonasera. Come stai? - La ragazza diventò tutta rossa, mormorò irresoluta: - Sei tu? - e aggiunse: - Fermiamoci qui. A casa mia non possiamo andare. - Prendimi almeno sotto l’ombrello, - pregò «La Disperata», ma davanti a quella faccia scontrosa gli sparì la voglia di darle un bacio.  - La sera del primo dell’anno, - disse lei, esitante, girando in tondo il manico dell’ombrello, - dopo che tu fosti partito, il babbo e i fratelli andarono a giuocare da un contadino che sta laggiù, - fece un gesto vago verso la valle invisibile dietro la nebbia. - Sul ponte del Guado hanno trova

Le meraviglie della Terra

“Ogni viaggio lo vivi tre volte: quando lo sogni; quando lo vivi; quando lo ricordi.” Questo motto campeggiava su un pannello dell’ultima mostra di Fabio Sterza , il fotografo manerbiese che va e torna perennemente dalla “fine del mondo” - o quasi. L’esposizione è stata ospitata nella Sala Mostre del Municipio dal 26 al 28 maggio 2017 ed era intitolata: “Le meraviglie della Terra. America - Islanda: due Paesi uniti da un ponte” . L’ultimo giorno, è intervenuto anche il geologo Mario Benigna, collaboratore dell’Unione Astrofili Provincia di Brescia e responsabile del planetario di Lumezzane. Per poter apprezzare le fotografie di Sterza, stavolta, occorreva infatti un’infarinatura di nozioni quali quella di “faglia”: frattura nella crosta terrestre che mostra un’evidenza di movimento relativo tra le due masse rocciose da essa divise. Le faglie delineano le placche, ovvero i pezzi che compongono la crosta terrestre e che non coincidono con i continenti. Lungo una faglia, avvengono terr

La villa delle rose

Il 20 maggio 2017, l’Associazione Amici della Biblioteca di Manerbio ha realizzato un’altra delle sue iniziative volte a portare la cultura fuori dai muri: la visita al roseto di Villa di Rosa . Proprio qui, qualche anno fa, fu ospitato Libereso Guglielmi , il giardiniere dello scrittore Italo Calvino (Santiago de Las Vegas de La Habana,  1923 – Siena, 1985) e protagonista di uno dei suoi racconti: “Un pomeriggio, Adamo” (in: “Ultimo viene il corvo”, 1949). Libereso è spirato alla fine del settembre 2016 e gli Amici della Biblioteca hanno voluto ricordarlo. Luigi, proprietario di Villa di Rosa, ne ha rammentato l’instancabile sapienza in materia di mondo vegetale. Il 20 maggio, proprio il suddetto Luigi ha guidato i visitatori nel giardino. La rosa (ha spiegato) è un fiore particolarmente rigoglioso in questi terreni. In più, per concimarla, sono a disposizione i “regali in natura” dei cavalli, nel maneggio affiancato alla villa. Luigi ha sottolineato che è opportuno piantare le r

A carte scoperte

Il 6 ottobre 2016, persone provenienti da diversi Comuni della Bassa Bresciana hanno costituito il comitato di volontariato “Game over!” . Rigorosamente apartitico, si impegna a ottenere dalle istituzioni pubbliche l’impegno a sensibilizzare e adottare provvedimenti per contrastare la diffusione del gioco d’azzardo . L’atto di costituzione è stato sottoscritto dal Centro per la Famiglia di Orzinuovi, dal Circolo ACLI di Manerbio e da Angelo Brocchetti, residente a Rudiano.              Il 29 aprile 2017, presso il Municipio di San Paolo, è stata tenuta una conferenza stampa per presentare un evento organizzato da “Game over!”: la prima conferenza dei sindaci della Bassa contro l’azzardo. Essa s’intitolerà “A carte scoperte”  e avrà luogo a Manerbio, presso la Sala Mostre del palazzo comunale, il 6 maggio 2017, ore 9:00. Nella locandina dell’evento, sono previsti gli interventi di Angela Fioroni (Segretaria Regionale Legautonomie), Viviana Beccalossi (Assessore Regionale al terr

Favole al Pedibus

Il Pedibus di Manerbio è, come risaputo, un tentativo di educare giocando, con diverse attività. A partire dal 2015, 750° anno dalla nascita di Dante Alighieri, i bambini aderenti all’iniziativa si sono visti proporre anche disegni e semplici giochi riferiti alle figure di autori illustri. Il 2017 ha visto una leggera svolta, in questo senso. Non più poeti medievali come Dante, Angiolieri, Petrarca e Boccaccio, ma un salto in avanti, verso il Novecento e la letteratura per bambini. Questo Pedibus di primavera (26 aprile - 1 giugno 2017) è stato accompagnato idealmente da Gianni Rodari (1920-1980). L’attività a lui dedicata s’intitolava “Favole al Pedibus”, eco delle sue famose “Favole al telefono”. In questa raccolta, per l’appunto, s’immagina che i racconti ivi contenuti siano fiabe narrate da un padre alla sua bambina lontana, per mezzo del telefono, appunto.              La ragazza che se ne occupava aveva preparato un cartellone disegnato a mano, con figure che rimandavano (o

I manerbiesi in Provenza

Proseguono le iniziative nell’ambito del gemellaggio con Saint-Martin-de-Crau . Il 13 e il 14 maggio 2017, una comitiva di manerbiesi è stata ospitata nel Comune francese per la Festa di Primavera e della Transumanza . Si tratta di due giorni di rievocazione del mondo contadino della Camargue, a forte vocazione pastorale (come testimonia anche la pecora sullo stemma di Saint-Martin-de-Crau). Dell’ospitalità, si sono incaricati i “gemelli” francesi: i viaggiatori potevano scegliere se alloggiare in albergo, o presso famiglie del posto. Anche chi ha optato per quest’ultima opzione “low cost” non ha avuto di che lamentarsi del trattamento.              L’area risente anche dell’influsso culturale spagnolo, tant’è che vi è stata elaborata una versione incruenta della corrida: la tauromachia locale, o “course de taureaux” . Ai manerbiesi che lo volessero, infatti, è stato possibile assistere a uno di questi spettacoli, a prezzo ridotto. Il gioco vede una squadra di atleti tentar di pre

Il 25 aprile a Manerbio

Il 25 aprile 2017 è caduto il 72° anniversario della Liberazione. In Piazza Aldo Moro, a Manerbio , i cittadini convenuti hanno ricevuto il saluto di Alessandro Desplanque presidente dell’ANPI - Sez. “G. Bassani”, e del sindaco Samuele Alghisi. Il discorso di quest’ultimo ha ricordato l’appello di Sandro Pertini via Radio Libera, che chiamò all’insurrezione generale, il 25 aprile 1945. Anche il nome della piazza (“Aldo Moro”, appunto) è stato chiamato in causa come riferimento alla lotta contro qualunque forma di oppressione.              Erano presenti alla cerimonia gli alunni delle scuole manerbiesi . I bambini dell’istituto parrocchiale hanno distribuito i “fiori della Liberazione”: verdi, bianchi e rossi (con evidente riferimento alla bandiera italiana), volevano significare l’invito a coltivare la repubblica nata dalla Resistenza. Anche gli allievi della Scuola Media “A. Zammarchi” e dell’I.I.S. “B. Pascal” hanno preso la parola. L’intervento di un ragazzo della “A. Zammarchi”

Essere o apparire, questo è il dilemma

La vita è teatro e il teatro la finzione più vera. Questo potrebbe essere il motto della compagnia manerbiese “Le Muse dell’Onirico” . Essa ha già partecipato a feste cittadine, fornendo figuranti per la Shopping Night 2016 (a tema “Canto di Natale di Ch. Dickens) e per il Carnevale 2017, interpretando i conti Luzzago . Il 22 aprile 2017, hanno esordito al Teatro Sociale di Quinzano d’Oglio con la loro prima commedia, “Essere o apparire: questo è il dilemma” . Ha già avuto luogo una replica al Teatro Gonzaga di Ostiano, in provincia di Cremona (6 maggio 2017). L’allenamento degli attori, la drammaturgia e la regia erano a cura di Davide Pini Carenzi , regista e attore professionista. Scene e costumi sono stati a carico della compagnia stessa, mentre di luci e suono si è occupata Augusta Capra.              “Essere o apparire: questo è il dilemma” è tratta da “Fumo negli occhi” (2002) di Faele e Romano. Il riadattamento del testo era sempre a cura di Pini Carenzi; Daniela Capra

Italiani di lingua araba

Il 21 maggio 2017, l’associazione di promozione sociale “Chorouk” di Manerbio ha festeggiato la fine dell’anno scolastico e dei suoi corsi di arabo. “Chorouk”, come è noto, raduna i musulmani residenti in loco. Quest’anno, insieme a essa, era presente un’altra associazione: “Il Faro” di Leno , che è analoga. C’erano, naturalmente, anche altri manerbiesi e lenesi. La festa si è tenuta in una sala sulla Strada per Porzano.              I grandi protagonisti erano i bambini. In coro, hanno declamato la prima sura (= “capitolo”) e le ultime tre del “Corano”, seguite dall’inno di Mameli. Allal Martaj , presidente della “Chorouk”, ha salutato i presenti. Ha poi ringraziato l’amministrazione comunale di Manerbio, la direzione delle scuole elementari per aver concesso aule da destinare ai corsi di arabo e la direzione delle scuole superiori per il medesimo motivo, le insegnanti volontarie dei suddetti corsi e l’oratorio “S. Filippo Neri” per aver prestato le panche da occupare durante la

Pire e fiumi sacri

La prof.ssa Margherita Sommese , il 20 aprile 2017, ha portato alla Libera Università di Manerbio un soffio d’Oriente. Al Teatro Civico “M. Bortolozzi”, ha parlato di: “Pire e fiumi sacri. Riti di purificazione in India” . Per far entrare rapidamente l’uditorio nello spirito giusto, è stato proiettato uno spezzone di “Viaggio in India” (2006; regia di Mohsen Makhmalbaf). La scena riguardava le cremazioni dei defunti, riassumendo così una serie di tematiche: il fuoco come purificatore, l’interminabile ciclo delle rinascite, le differenze di casta e di censo (visibili finanche nella quantità di legna posta sui roghi).  Il Ganga Aarti             Nella religiosità indiana, il fuoco e l’acqua sono entrambi purificatori. Anche l’anima non può trovare pace, se il corpo non è stato interamente cremato. Il fuoco è energia che trasforma la materia ed è messaggero fra il cielo e la terra. Il suo culto è centrale nei Veda, le scritture sacre dell’Induismo. Questa religione, comunemente con

Ieri e oggi - Ora che la patria è multinazionale

Il Cuore deamicisiano (1886), alla pagina del 14 giugno, riporta questo commovente componimento: Salutala così la patria, nei giorni delle sue feste: - Italia, patria mia, nobile e cara terra, dove mio padre e mia madre nacquero e saranno sepolti, dove io spero di vivere e di morire, dove i miei figli cresceranno e morranno; bella Italia, grande e gloriosa da molti secoli, unita e libera da pochi anni; che spargesti tanta luce d’intelletti divini sul mondo […] io ti venero e t’amo con tutta l’anima mia, e sono altero d’esser nato da te, e di chiamarmi figliuol tuo. […] t’amo e ti venero tutta come quella parte diletta di te, dove per la prima volta vidi il sole e intesi il tuo nome. V’amo tutte di un solo affetto e con pari gratitudine, Torino valorosa, Genova superba, dotta Bologna, Venezia incantevole, Milano possente; v’amo con egual reverenza di figlio, Firenze gentile e Palermo terribile, Napoli immensa e bella, Ro

Attenti a Narciso

Diffidate delle persone piene di grandi e belle parole. Di chi sta sempre con la ragione e mai col torto , come cantavano i Nomadi. Di chi ha sempre una bandiera da issare sul pennone; di chi è sempre preoccupato di trovare una battaglia (e mai di cose da comune mortale, come trovare un lavoro). Di coloro che emanano un fumo di superiorità rispetto al genere umano. Che vorrebbero “aiutare il mondo”, come se avessero qualcosa da insegnargli. Sono pericolosissimi.             Pericolosissimi, in primo luogo, perché non sembrano mai cattivi. E hanno la scusa pronta, anche per giustificare i segnali d’allarme. Infedeli, reticenti, aggressivi… Non importa. Hanno sempre ragione loro.              Non si confrontano mai con chi ha forti difese psicologiche. Sarebbe troppo, per il loro ego fragile e gonfio come un soufflé. Arrivano quando sentono l’odore di un animo sensibile e ferito. Un animo ricco di luce da succhiare, pronto a offrirla. Purtroppo.             Sono bravi, i Narcis

Nilde Ario - Il booktrailer

Ora, è nato anche il booktrailer che presenta Nilde Ario . Nell'augurio che preluda a una lettura, buona visione!