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Visualizzazione dei post da novembre, 2019

Leggendo “Il desiderio di Emma”, di A.S.Twinblack

Emma materialmente non era sopra le righe, eppure intorno aveva lo sfarzo, appurandolo momentaneamente, un po’ come in quel film, La grande bellezza …   sul punto di mettere in pratica una perdizione, a dir poco improponibile nella vita reale, impensabile dai più. In Lei (purtroppo?) continuava a scalpitare il cuore di una ragazzina abile ad ammiccare, a recitare una parte, sapendo improvvisamente di attrarre con stile, col tratto estetico ad accentuarle l’autostima in vista di ciò che voleva fare.  La sicurezza consiste al massimo nell’attimo da cogliere, nel muoversi, per una donna stimolata da un linguaggio volgare ma deciso, così da fremere dimenticando, ingorda, la sua immagine sdoganata con ancestrale pudore, con quell’ipocrisia di fondo   che demonizza capricci e avventure. David provando a far rientrare il momento nell’ordinarietà delle cose la irretiva un bel po', ma proprio percependo il benché minimo disagio nella donna ricostituiva u

Vincenzo Calò intervista il cantautore Max Arduini

Max Arduini è ravennate di nascita con una lunga gavetta nell'underground romagnolo a cui si ispirano i suoi testi di cronaca e gli argomenti di interesse sociale.   Il suo stile viene avvicinato da alcuni critici a quello dello chansonnièr e Il suo sound è in grado di cingere vari generi, dal blues al rock sino al folk, unendo la tradizione cantautorale italiana da originale songwriter.  Ha partecipato più volte a “Demo, l'Acchiappatalenti” classificandosi 2º nell'edizione 2010/2011 con il brano ... Che proprio in Via D'Amelio dopo essersi esibito dal vivo negli studi di Saxa Rubra (Rai). Nel Marzo 2011 è tra gli artisti selezionati al Buskers Antimafia Festival nella Giornata Nazionale Della Musica Contro La Mafia indetta dall'associazione Libera di Don Ciotti con un brano dedicato a Paolo Borsellino e alla sua scorta. Colleziona negli anni una notevole attività concertistica che lo vede il 2 dicembre 2011 ad aprire il conc

Joker: la risata di molte follie

«Ho sempre creduto che la mia vita fosse una tragedia. Ora, mi accorgo che è una c***o di commedia». Già: come sa il buon Aristotele, perché vi sia tragedia occorrono pietà e terrore. E Arthur Fleck, detto Joker (Joaquin Phoenix), è privo di entrambe.  Fonte: indiewire.com             Joker (USA, 2019; regia di Todd Phillips) è il celebre film ispirato a uno dei supercattivi di Gotham City. Una volta tanto, quel pipistrellone palestrato e viziato di Batman è fuori dai piedi. È incredibile quanto possa diventare seria una storia, quando l’eroe viene rimosso. Tolto l’improbabile superuomo, infatti, resta l’uomo : dolore, povertà, follia, cose drammaticamente reali.             « Sono io che sto impazzendo o stanno impazzendo tutti gli altri? » È una delle prime battute che sentiamo pronunciare al protagonista, mentre parla con una psicologa messa a disposizione da un servizio pubblico. Il punto è che le due cose non si escludono a vicenda. Lui