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Visualizzazione dei post da aprile, 2021

L’assenza spettacolare: fino a quando?

  Pasqua 2021 in zona rossa. Il ricorso alle misure restrittive si è riconfermato ricorrente e quasi disinvolto, quale che ne sia il prezzo. Forse, non tutti se ne rendono conto, ma uno dei settori più colpiti da questo modo di procedere è quello dello spettacolo: danza e teatro in primis. A cosa servono, direte? Risponde Antonella Settura , direttrice generale del Centro Danza di Manerbio.              Le discipline citate insegnano il valore della disciplina e della perseveranza , apparentemente così fuori moda. “Avete rinchiuso i giovani sbagliati!” recita un post sul suo profilo Facebook, non frutto della sua penna, ma da lei pienamente condiviso. La chiusura dei teatri e delle palestre (insieme a quella di piscine e altri centri sportivi) ha confinato in casa molti giovani volenterosi, determinati, spesso pronti a sacrificare il tempo dello svago. Sono stati privati di un valido mezzo per combattere la depressione adolescenziale, come dimostrano le ricerche della svedese Anna D

Vincenzo Calò intervista Rosi Brescia - 2

  Benvenuta nuovamente Rosi. L’Attualità t’ispira per scrivere, imprescindibilmente?  Grazie Vincenzo, felice di essere ancora tua ospite. L’attualità mi ispira certo, ma solo nei tratti che mi colpiscono particolarmente. Nel caso specifico, del mio ultimo romanzo Ora più che mai edito dalla Placebook Publishing & Writer Agency , il quotidiano è presente! L’azione comincia il 29 febbraio 2020, con la pandemia alle porte, la vita di migliaia di persone sconvolta nel giro di poche settimane… ma non voglio fare troppi spoiler. Diciamo che scrivendo al presente, adottando il periodo che vivo come mia cartina di tornasole, ho trovato congeniale immergermi nell’atmosfera che tutti, in svariati modi ovviamente, abbiamo vissuto. Creando però una storia d’amore, perché d’amore scrivo principalmente, ma anche di fratellanza, di amicizia, di valori profondi.   Quale tratto distintivo ti affascina navigando il genere umano? L’Umanità, quale esplosione di bellezza e di variegate sfumat

Vincenzo Calò intervista Alberto Dionisi

  In amore il pensiero va sparato, e, se sì, mirando al centro?  In amore innanzitutto non si spara e né si mira. Se è vero amore viene tutto naturale e il pensiero è come acqua di sorgente. Cosa succede alla tua coscienza in presenza del minimo dubbio? Si pensa e si combatte, perché il dubbio va risolto se non si vuole vivere male. Certo il pensiero del dubbio non deve importi un'indecisione perenne. Vale viaggiare nel mondo solo per perdersi dentro di sé? Perdersi vuol dire liberarsi. Quindi viaggiare per perdersi può essere utile e necessario. Ma puoi perderti e liberarti anche senza muoverti dalla tua scrivania. Del resto la creatività non ha bisogno di condizioni particolari, perché è originata dall'anima. I media non stancano mai (a proposito, dall’Ansa all’Ansia è un attimo?), e magari perché ci piace avere il potere su...? Credo, è un mio pensiero, che l'ansia del vero giornalista sia connaturata al desiderio di dare notizie. Non credo sia l'eserci

Leggendo “Cuore e Mente”, di Alessia Di Palma

 All’apparenza straniero, accertati i lineamenti del suo volto, una chioma dorata nonché una vista protesa in tono accattivante, con un minuscolo paio di pupille nere, allo scandagliamento di qualsivoglia immagine… Vale rimase stupita dall’inesistente senso di tabacco con tutto ch’egli stesse inspirando e respirando l’aroma medesimo, nell’assurdità del momento ch’egli impersonava con maestria, a quanto parve abile a sciogliere le riserve altrui.  Zack desiderava cantarle un brano, motivato da un concentrato d’emozioni che mescolava in proprio, preferendo per il resto incontrarla quando gli sarebbe convenuto, non influenzati dagli umori della gente; come se certo d’avere oramai conquistato il cuore della ragazza, letteralmente sconvolta da un’incomprensibile messinscena, che lui costituiva attribuendole alti e bassi cognitivi, orchestrandole sia il buono che il cattivo tempo, in maniera fortemente ambigua, straordinaria. Esseri orripilanti si sciolgono dinanzi alle anime pure e fata

La carica dei 300

Come al solito, quando un film diventa cult, mi decido a guardarlo solo con notevole ritardo, cogliendo un pretesto al volo. Chissà perché debbo temporeggiare tanto… Forse perché, spesso, la pubblicità che circonda questo genere di pellicola funge da repellente, nel mio caso. È stato certamente il caso di 300: la locandina col maschione invasato che urla brandendo una lancia non ha avuto appeal su di me, quando è uscito nelle sale.              300 (USA, 2006; regia di Zack Snyder), ovviamente, è il celebre film sulla battaglia delle Termopili: i Greci in armi, principalmente il re di   Sparta Leonida e i Trecento della sua guardia personale, tennero a bada l’esercito persiano di Serse su questo passo di montagna, prima di venir accerchiati grazie a un tradimento (480 a.C.). Lo storico Erodoto di Alicarnasso (Alicarnasso, 490/480 a.C. - Atene, 424 a.C. circa) narra la battaglia nel VII Libro delle sue Storie, di cui un’ampia parte è dedicata alle guerre persiane. A lui (non solo, ma