Anche
quest’anno, la beneficenza manerbiese ha scelto la musica per farsi strada.
Novembre è il mese di Movember, un’iniziativa diffusa a livello mondiale, il
cui nome deriva dalla fusione di “moustache” (= baffi) e “November”. Essa
nacque nel 2004, da un’idea di alcuni giovani australiani: farsi crescere i
baffi per invitare alla prevenzione dei tumori alla prostata e ai testicoli.
A Manerbio, la partecipazione a
Movember è legata alla raccolta fondi per l’ANT (Assistenza Nazionale Tumori),
onlus nata a Bologna nel 1978 per iniziativa del prof. Franco Pannuti. ANT, per
l’appunto, si occupa di assistenza domiciliare gratuita ai malati oncologici,
nonché di prevenzione del cancro. Come l’anno scorso, i fondi sono stati raccolti
grazie a due serate di concerti jazz. Il titolo complessivo, naturalmente, è
stato: “Jazz coi baffi”.
Il 10 novembre 2016, al Teatro
Civico “M. Bortolozzi”, si è esibita “La Banda dell’Ortica”, gruppo ispirato a
una canzone di Enzo Iannacci (Milano, 1935 – 2013): “Faceva il
palo” (1966). Proprio a lui, a Fred Buscaglione (Torino, 1921 – Roma,
1960) e a Giorgio Gaber (Milano, 1939 – Montemagno di Camaiore, 2003) è
stato dedicato questo concerto. “La Banda dell’Ortica” si è lanciata in due ore
di frizzante canzone-spettacolo, col coinvolgimento di una signora in prima
fila: a lei, in “Eri piccola così”, è toccato l’onore di praticare (con una
pistola giocattolo) il “tiro al marito” (con tanto di premi). Prima di arrivare
a quella scena, però, sono stati fatti rivivere il “Whisky facile” di
Buscaglione e altri quadri del suo immaginario da gangster italoamericano. L’ironia
di Fred non risparmiò nemmeno il famoso dongiovanni Porfirio Rubirosa (San
Francisco de Macorís, 1909 – Parigi, 1965), divenuto - in una sua
canzone - “Porfirio Villarosa” (1956).
Di Gaber, la Banda ha scelto “Il
tic” (1968): un modo non pedante di esprimere l’atmosfera politica del tempo, col
suo movimento operaio. Il protagonista della canzone, infatti, lavora in catena
di montaggio e proprio a causa di essa si è preso molteplici tic, riprodotti a
puntino dal cantante.
La seconda serata di “Jazz coi baffi”
ha avuto luogo il 17 novembre 2016, a opera di sei giovani che comparivano in
locandina come “Mo-facciamo Jazz”. Fabio Berteni (pianoforte), Gabriele
Guerreschi (contrabbasso), Massimo Pietta (tromba), Beatrice Sberna (voce),
Michele Zuccarelli Gennasi (batteria) e Fabiano Redolfi (sassofono) hanno
eseguito diversi brani quasi senza soluzione di continuità. A loro, si è unito
un ospite inatteso: Silvio Masotti, col suo clarinetto. Dividere gli applausi,
comunque, non è stato certo un problema. Del resto, l’allegria, più che
dividersi, si moltiplica. Come la solidarietà.
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