Aspetta.
Soppesa. Ricorda l’agenda, gli amici, quel quaderno di racconti e poesie che da
troppo tempo attende di venir trascritto a computer. Mangia. Parla. Sorridi.
Questi sono i desideri della Carne. E i desideri della Carne sono contrari a
quelli dello Spettro.
Lo Spettro è una scintilla dal canto
delle Sirene. È un sentore di blu dal cuore di scoglio. È la bellezza del
Sonno, che ti passa una mano sugli occhi con un sorriso di dama sicura.
Lo Spettro dà il comando dello
stoico: segui il destino come un cane
segue il carro a cui è legato. Giungerai alla fine con meno dolore. Lui sa
che l’anima, a volte, ha bisogno solo di raggiungere la posizione fetale e da
lì esplodere, rinascere - o disciogliersi nel suo liquido amniotico. Non distrarti con la vita. Ascolta la verità
delle ferite.
“C’era una persona in me, una parte di me,
o comunque la si voglia chiamare, talmente compromessa che era pronta a vedermi
morta per trovare pace.” (Jeanette Winterson)
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