Prosegue
la stagione teatrale per bambini al Teatro Civico “M. Bortolozzi” di Manerbio.
Dopo “Il Flauto Magico” di W.A. Mozart, la compagnia “IL NODO Teatro” ha
riletto “La Bella Addormentata nel Bosco”. Il 6 novembre 2016, sul palco del
“M. Bortolozzi”, hanno recitato Francesca Carini, Danilo Furnari e Fabio
Tosato, con la regia di Raffaello Malesci.
La loro versione della fiaba si
apriva con il re Rosone e la regina Rosina: stagionati bambinoni al
quarantesimo anno di matrimonio. Ai due, sembrerebbe ora di ampliare la
famiglia; ma entrambi sono più esperti di bambole elettroniche che di bambini.
Come se non bastasse, il surriscaldamento globale ha fatto estinguere le piante
di rose cui dovevano i loro nomi. Ormai, nei giardini reali, non crescono altro
che banane, ananas e datteri. Proprio nel bosco di datteri, un ranocchio
(scampato al disseccamento del suo stagno) trova una neonata e la presenta alla
coppia. Per restare in tema, la piccola viene chiamata Rosaspina. Al proprio
diciottesimo compleanno, la ragazza sembra essere cresciuta tale e quale a
Rosina: un’eterna bambina, interessata solo al monopattino e ai videogiochi. Le
fate Bianchina e Nerina le regalano virtù e saggezza; ma quei doni, che
Rosaspina deve trovare dentro di sé, non la entusiasmano esattamente.
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A questo punto, si presenta la
strega Corvina, furiosa per non essere stata invitata al compleanno della
principessa. Vorrebbe pungerla con un fuso in grado di farla addormentare per
sempre; dopo averne provati diversi (quello dell’Allegria, del Canto, del Ballo
e della Preghiera), trova quello giusto. Il goffo intervento della strega getta
Rosaspina in un sonno profondissimo, con immancabile russare. La fata Bianchina
ottiene di attenuare l’incantesimo: la ragazza si sveglierà, ma soltanto al
bacio di un principe che la ami sinceramente. Come se fosse facile trovarlo. Il
primo a presentarsi è un principe non proprio azzurro, spaccone e dongiovanni,
che ovviamente - non riesce
nell’impresa. Il bacio salvatore arriverà dal ranocchio che trovò Rosaspina
neonata fra le palme da dattero. Peccato che quell’amante verace non sia
proprio splendente, a livello fisico. La principessa si nega e il ranocchio si
allontana. Rendendosi conto d’averlo ferito e desiderosa di riallacciare il
rapporto, Rosaspina va in cerca di lui. Ma lo ritrova smagliante, restituito
alle sembianze di bel giovane che un incantesimo gli aveva tolto. La Bella Addormentata
nel Bosco si riallaccia così al Principe Ranocchio, davanti a una bella torta
di compleanno.
Pubblicato su Paese Mio
Manerbio, N. 115 (dicembre 2016), p. 15.
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