Il
problema della ludopatia continua a prosperare in Italia. Ma non si rassegnano
le città, che - il 7 maggio 2016 - hanno celebrato la Giornata Nazionale Slot
Mob, una mobilitazione contro il gioco d’azzardo. Anche Manerbio ha aderito: in
piazza Italia, diverse associazioni locali si sono riunite al grido di
“Scommettiamo che ci divertiamo?!” Grandi e piccoli si sono dedicati al gioco:
quello vero, che crea amicizie e non costa denaro.
L’iniziativa era firmata, oltre che
dal Comune di Manerbio, dall’A.C.A.T., dalle ACLI, dall’AGE, dall’Agesci, dalla
Caritas, dal Movimento dei Focolari, dall’oratorio “S. Filippo Neri”, dalla
Parrocchia di S. Lorenzo Martire. A loro, si sono uniti singoli e famiglie.
Anziché slot machine, Lotto e
Gratta&Vinci, a dominare la scena sono stati il ping-pong, il calcetto, il
volano, i curiosi giocattoli in legno di Tino Vigilati e i tabelloni colorati
de La Torre d’Avorio (associazione dedita ai giochi di ruolo e da tavolo).
Mentre i bambini s’incantavano
davanti a gigantesche bolle di sapone, alcune coppie si misuravano a colpi di
racchette; chi si riteneva negato per il ping-pong ha potuto ricredersi; le
manopole del calcetto si riscaldavano nella foga del gioco. Altri gruppetti,
grazie alla Torre d’Avorio, potevano diventare mercanti rinascimentali,
cow-boy, panda o giardinieri, grazie alla semplice magia di un gioco in
scatola.
Ma è stato richiesto ai presenti
anche di firmare una lettera indirizzata al presidente Sergio Mattarella, per
invitare le istituzioni a prendere una posizione netta contro il gioco
d’azzardo e a renderlo illegale del tutto. Quasi utopico, dati gli introiti che
esso comporta per lo Stato - ma tanto vale (per l’appunto) scommettere. La
scommessa sul divertimento, nel frattempo, è stata vinta in pieno.
Pubblicato su Paese Mio
Manerbio, N. 108 (maggio 2016), p. 14.
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