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Il ritorno delle campane

Le storiche campane di Manerbio sono tornate a casa. Come ha scritto Paese Mio Manerbio (N°98, luglio 2015, p. 12), il 23 giugno 2015 esse erano state calate accuratamente dalla sommità della Torre Civica, per essere sottoposte a restauro. Era il loro primo viaggio, da quel 1947 in cui andarono a sostituire le campane fuse per farne armamenti. Dal 5 al 6 settembre, esse sono state esposte nella piazza antecedente il Politeama, perché i manerbiesi potessero ammirarle: i vecchi ammortizzatori in legno erano stati sostituiti e il colore del bronzo era nitido. Molti hanno scattato fotografie, consapevoli che quelle “celebrità locali” non scenderanno più fra i loro ammiratori per altri decenni. Ciascuna campana era accompagnata da un cartello numerato, indicante la posizione nella cella campanaria, i nomi dei donatori, il peso, le misure, il santo cui è stata dedicata e – dato assai meno poetico – il costo della rimessa a nuovo. 

            La sera di domenica 6 settembre 2015, dopo la Messa delle 18:30, le campane hanno ricevuto la debita benedizione dalla mano del parroco don Tino Clementi. Don Oscar La Rocca, insieme ad altri ministranti, ha accompagnato il rito, con la partecipazione dei fedeli. Uno per uno, sono stati ricordati e invocati anche i santi effigiati sulle campane, in graziosi medaglioni a bassorilievo. Nel portico del Politeama, erano state collocate le pagine dell’opuscolo Per chi suonano le campane?, con note storiche salienti, e un album fotografico che testimoniava il primo arrivo delle “dive” in paese.
            Lunedì 7 settembre, è cominciata l’ascensione. Una per una, le bronzee canterine sono state sollevate e ricondotte a casa, in cima alla Torre Civica, insieme alle ruote che imprimono loro il movimento. Ai lavori, presenziava Francesco Dolfini, membro della Federazione Bresciana Campanari (con sede a Pompiano): a lui e ai suoi amici il compito di sistemare le corde per i concerti da eseguire a mano, nei giorni di grande festa.
            Perché le campane tornino a suonare come prima (delizia dei lontani, croce dei vicini), ci vorrà un paziente lavoro di ricollocazione. I parrocchiani manerbiesi pregustano, comunque, il primo concerto solenne. [Queste ultime righe hanno come riferimento temporale il giorno del ritorno delle campane, non quello della pubblicazione dell'articolo.]

Pubblicato su Paese Mio Manerbio, N. 100, settembre 2015, p. 8.

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