Cari
amici,
uno
spuntino largamente sgranocchiato – quando mancano cose più saporite – è il Si-Vive-Bene-Anche-Senza. Una merenda
che soddisfa la pancia, non ha aromi particolarmente complessi da apprezzare e
non ha alcun valore nutritivo. Però, il suo consumo eccessivo potrebbe portare
a spiacevoli conseguenze, che illustriamo con esempi e declinazioni varie:
·
Si vive bene
anche senza leggere e studiare. Eliminare scuole e università?
·
Io ho una salute
di ferro senza quasi mai aver visto un dottore. Si vive bene anche senza. Eliminare studi
medici, farmacie e ospedali?
·
Si vive bene
anche senza lavarsi troppo. Taccio, per non farvi vomitare.
·
Si vive bene
anche senza gli altri. Ritirarsi tutti quanti in un eremo?
E
via discorrendo.
Il
tappabuchi del Si-Vive-Bene-Anche-Senza si
accompagna spesso al Ci-Sono-Ben-Altri-Problemi;
la sua traduzione esatta sarebbe: Io
non sono toccato da questa esigenza… ergo, che me ne frega?
Viene
ammannito sulla mensa comune, ogniqualvolta il teatrino politico si diverte a
scannarsi sulla destinazione dei fondi pubblici. Si consuma a casa o fra amici,
quando la lingua non ha di meglio a cui ancorarsi. Inutile dire che il cuoco,
in questi casi, non è la Ragione (come ciascuna delle parti si ostina a dire),
ma un semplice, banalissimo Egoismo.
Per quanto possa essere popolare
questo genere di merendina, basta la sua presenza sulla tavola a demolire
amicizie, famiglie e società. Laddove ciascuno vuole stravincere, anziché
venire a patti, un rapporto armonioso non è possibile. Anche perché il consumo
caparbio del Si-Vive-Bene-Anche-Senza,
come si è visto sopra, porterebbe a soluzioni semplicemente invivibili. Davanti
al Si-Vive-Bene-Anche-Senza, l’unico
comportamento da tenersi è la dieta
rigorosa.
Dentella D’Erpici
Commenti
Posta un commento
Si avvisano i gentili lettori che (come è ovvio) non verranno approvati commenti scurrili, offese dirette, incitazioni all'odio di qualunque tipo, messaggi che violino la privacy o ledano l'onore di terzi. Si prega di considerare questo blog come uno spazio di confronto, così come è stato fatto finora, e non come uno "sfogatoio". Ci scusiamo per eventuali ritardi nella pubblicazione dei commenti: cause (tecnologiche) di forza maggiore. Grazie.