50 anni di AVIS Intercomunale di Manerbio: premiazione dei donatori storici |
Cinquant’anni
si compiono una volta sola e sono un traguardo ragguardevole per
un’associazione locale. È l’età che ha raggiunto l’AVIS Intercomunale di
Manerbio nel 2018. Le sue radici affondano nel 1938, quando si costituì un
nucleo informale di donatori di sangue nei paesi limitrofi, a disposizione
dell’ospedale locale. In questa fase, erano particolarmente importanti
l’impegno personale e la stretta amicizia fra i donatori. Si pensi anche solo
al fatto che pochissimi possedevano un telefono, all’epoca, e che l’incombenza
di coordinare il volontariato spettava all’unico cui era toccata questa
fortuna. L’associazione si costituì ufficialmente nel 1968.
Per
festeggiare degnamente il mezzo secolo di vita, l’AVIS manerbiese ha
organizzato una generosa festa sociale. Erano invitati i soci, con amici e
familiari, nonché avisini dei centri vicini e autorità civili. L’evento ha
avuto luogo il 15 settembre 2018. Ai partecipanti è stato innanzitutto offerto
un aperitivo, nella sede di via Palestro 49. Dopodiché, è cominciata
l’esibizione della Bedizzole Marching Band: una fanfara con giovani
sbandieratrici che ha proposto spettacoli di agilità e brani modernissimi (chi
non conosce il “Gangnam Style”?) arrangiati per strumenti da banda. I
suonatori, perlopiù assai giovani, hanno seguito il corteo di avisini,
crocerossine, membri dell’AIDO e autorità civili (muniti di stendardi) lungo le
tappe designate. Innanzitutto, è stato omaggiato il monumento ai Caduti, in
piazza C. Battisti. La meta finale è stata Piazza Italia, teatro ideale per un
nuovo e maggiore saggio di bravura della Marching Band. Soprattutto, però, essa
è stata il luogo delle doverose cerimonie: discorsi delle autorità presenti
(come il sindaco manerbiese, Samuele Alghisi) e premiazioni dei donatori
storici. Ciò non è stato fatto per inflazionare l’ego di qualcuno: i soci AVIS,
si sa, preferiscono restare anonimi, quando mettono a disposizione il proprio
sangue. Tuttavia, il loro operato ha un rilievo non trascurabile, in relazione
alla salute dei cittadini. La cerimonia plateale voleva sottolineare questo: il
fatto che l’AVIS non sia un club di pochi eletti e dagli scopi
autoreferenziali, ma un bene civico. Non sono mancati nemmeno momenti di
commozione, soprattutto da parte di uno dei donatori più anziani.
Nell’immaginario comune, la donazione di sangue non è sempre annoverata fra gli
atti eroici: viene compiuta in sordina e senza rischio della propria
incolumità, per via della delicatezza e delle condizioni igieniche in cui viene
effettuata (ci mancherebbe altro!). Eppure, essa può far la differenza tra la
vita e la morte di perfetti sconosciuti, in nome del quale si mette a
disposizione il proprio tempo e si accantona anche il naturale senso di
sgradevolezza per l’ago che penetra nel braccio.
La Bedizzole Marching Band a Manerbio per i 50 anni dell'AVIS Intercomunale |
Per chi volesse, è seguita una Messa
nella chiesa parrocchiale di San Lorenzo Martire. La sera, l’anniversario è
stato coronato da una sontuosa cena nella cornice del giardino di Palazzo
Ghirardi: un’occasione per ammirare dall’interno una delle più belle residenze
manerbiesi, tuttora di proprietà privata. I commensali sono stati intrattenuti
dalla voce e dalla tastiera di Nicole Bulgarini, mentre il banchetto si avviava
verso la conclusione: due torte di compleanno dedicate all’associazione.
Mancava solo il motto “Cento di questi giorni”… ma era sottinteso. Si spera,
anzi, che saranno di più.
Paese Mio Manerbio, N. 137 (ottobre
2018), p. 6.
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