Intendiamoci. Non sono ferrata nei pistolotti contro “la
civiltà occidentale”. Ho ancora molta strada da fare in merito. Nemmeno ho la
tempra del buon Paolo Nidasio,
che si è distaccato dalle proprie origini meneghine e si è quasi naturalizzato
indiano. Soprattutto, mi sentirei come un pesce chiamato a criticar l’acqua.
Io
non mi sento europea,
ma,
per fortuna o purtroppo, lo sono…
Così, quando penso al “dove” e al “quando” della mia
nascita, mi dico il fatidico: Avrebbe
potuto andarmi peggio. Sigh.
Però,
diamine, da qui a decantare “il migliore dei mondi possibili” passa un bel po’
di distanza. Tanto per fare un esempio…
<<Lei si è laureata in Lettere a pienissimi voti ed è
diventata giornalista. Prende 450 € al mese… Viene pagata un tanto a parola,
ma, ovviamente, non è lei a decidere quanto scrivere>>. Così mi ha raccontato
un caro amico, pochi giorni fa. “Lei”, per giunta, ha somatizzato tutto quanto
nell’anoressia. Il mio amico ha abbassato la testa: <<Questo è ciò che la
società fa alle persone che amano quello che fanno…>>
Angelo Maddalena è attore e scrittore.
Viaggia perennemente, in treno, con la chitarra e senza biglietto. Nelle sue
peregrinazioni, ha raccolto un bel po’ d’osservazioni sui disservizi che
Trenitalia fa pagare profumatamente. E anche dettagli sulle condizioni dei
dipendenti. Come il macchinista che si è rifiutato di schiacciare un pedale
ogni 59 sec. : dispositivo antifrenante che serve, più che altro, a “vigilare”
sull’attenzione dei sottoposti. (1) Per non parlare della
tachicardia provocata in un suo collega dalla scarsità di sonno e riposo. (2)
Anche
Saverio Tommasi è attore e
scrittore. Si occupa, perlopiù, d’inchieste. Ed è riuscito a ficcare il naso in
ciò che avviene nei famosi Cpt, Centri di permanenza temporanea. Gente
ammassata senza biancheria né carta igienica, con finte cotolette come cibo.
Chi vuol telefonare ai familiari –come sarebbe concesso- si sente rispondere
anche: <<Non scassare la minchia!>> (3)
È l’Italia,
bellezza. Non l’Afghanistan o la
Cina. Ma noi andiamo fieri del nostro "Paese dei Balocchi", dove c’è una bella
Costituzione… Vi si legge, fra l’altro: “La condizione giuridica dello
straniero è regolata dalla legge in conformità delle norme e dei trattati
internazionali. Lo straniero, al quale sia impedito nel suo paese l’effettivo
esercizio delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana, ha
diritto d’asilo nel territorio della Repubblica, secondo le condizioni
stabilite dalla legge” (art. 10). Per l’appunto. Non c’è che dire: se la “hit
parade delle civiltà” si basasse sulle parole, avremmo buone possibilità
d’accedere al primo posto.
L’anno
scorso, una ragazza si è lamentata per le attività di gruppo nella propria
residenza studentesca. Precisamente: travestimenti carnevaleschi,
interrogazioni semiserie, sveglie notturne per bivaccare con le compagne. Il
tutto organizzato dalle ragazze più anziane. Testuale protesta di lei:
<<Cose inammissibili in qualunque civiltà occidentale!>> O sancta simplicitas…
(1)
Angelo Maddalena, Amico treno non ti pago. Diari senza via d’uscita, (“Atropo
narrativa”), Torino, 2011, Eris, p. 37.
(2)
Ibid.
(3)
Saverio Tommasi, Storie clandestine, Firenze, 2008, Fegato Libri Editore, p. 56.
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