Salve a tutti! Da giovedì 16 a lunedì 20 agosto, rimarrò isolata da uomini e dei, per partecipare a un ritiro zen sospirato da tutto l'anno. Dunque, non potrò né pubblicare commenti, né rispondere sui social. Vi chiedo la bontà di farmi tanti auguri per il viaggio, che comprende un tratto sulla famigerata linea ferroviaria Brescia-Cremona (Ulisse, allacciami le scarpe!). Scherzi a parte, vi saluto di cuore. Mille gassho!
Il Seicento è, anche per la Spagna, il secolo del Barocco. Tipici della letteratura dell'epoca sono il "culteranesimo" (predilezione per termini preziosi e difficili) e il "concettismo" (ricerca di figure retoriche che accostino elementi assai diversi fra loro, suscitando stupore e meraviglia nel lettore). Per liberare il Barocco dall'accusa di artificiosità, si è cercato di distinguere una corrente "culterana", letterariamente corrotta e di contenuti anche immorali, da una corrente "concettista", nutrita dalla grande tradizione intellettuale e morale spagnola. E' vero che il Barocco spagnolo vede, al proprio interno, vivaci polemiche fra autori (come Luis de Gòngora e Francisco de Quevedo) e gruppi. Ma l'esistenza di queste due contrapposte correnti non ha fondamento reale. Quanto al concettismo, è interessante notare come esso sia stato alimentato dalla significativa definizione che di "concetto" ha dato Francesco
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