In
fondo a Scià bas, una delle più
antiche vie di Manerbio, si può ancora notare l’insegna rosso-bianca del Bar
Impero. L’attuale gestione avviò l’attività nel 1962; essa era nelle mani della
famiglia Fassoli, della quale fanno parte gli attuali titolari, i fratelli
Bruno e Mina. Nel 2012, i gestori festeggiarono un meritato cinquantennale. In
quel mezzo secolo, il Bar Impero aveva visto tornei di briscola, di biliardo,
di freccette, di bocce. I premi erano frugali, ma succosi: formaggi, salami.
Nel 1965, i titolari parteciparono all’organizzazione di un torneo notturno di
“calcio a sei”, che serviva per finanziare l’oratorio locale e a cui partecipavano
giocatori professionisti. Mina ricorda ancora che la clientela, in
quell’occasione, si infoltì straordinariamente, attratta dall’evento mondano.
Al Bar Impero, per un periodo, fu
abbinata una sala da pranzo, che fu però chiusa perché troppo onerosa in
termini di tempo e denaro. In ogni caso, signori oggi ultracinquantenni
ricordano di avervi banchettato insieme alla banda musicale cittadina, quando
erano adolescenti.
Fra i clienti illustri, non si può
dimenticare il compianto poeta Memo Bortolozzi (Manerbio 1936 – 2010). Ai suoi
versi dialettali, egli affidò il proprio amore per le serate al bar fra amici,
per le buone bevute e per il biliardo: piccole cose che gli davano il pretesto
per perle di saggezza arguta. Un cliente del Bar Impero, con tono semiserio, ha
affermato che il biliardo del locale andò in pensione subito dopo la morte del
poeta.
Chi non abbandona sicuramente quel
luogo di convivialità è la Società di Pesca Sportiva Jolly, che vi si riunisce
settimanalmente.
Entrando nel Bar Impero all’ora del
dopopranzo, è facile incontrarvi diversi artigiani che giocano a carte, prima
di correre ad aprire bottega.
Circa
trent’anni fa, il locale chiudeva all’una di notte… «ed era un problema far
uscire la gente!» rammenta Mina. Oggigiorno, quel genere di problema è un
rimpianto. Il Bar Impero, alla sera, aspetta che gli ultimi clienti si
dileguino e chiude senza badare all’orologio. Però, gli aficionados non demordono. Sono, perlopiù, pensionati o uomini di
mezza età, che leggono il giornale, bevono aperitivi o un poco di vino. Danno
l’impressione di essere tutti amici; di sicuro, al Bar Impero “danno del tu”,
per parafrasare certi rockettari nostrani. E sono ben contenti di condividere i
ricordi manerbiesi di cui sono ricchi, purché il dialogo prenda la forma di una
chiacchierata intorno a un bicchiere.
Paese Mio Manerbio, marzo 2015, pag.
22.
Commenti
Posta un commento
Si avvisano i gentili lettori che (come è ovvio) non verranno approvati commenti scurrili, offese dirette, incitazioni all'odio di qualunque tipo, messaggi che violino la privacy o ledano l'onore di terzi. Si prega di considerare questo blog come uno spazio di confronto, così come è stato fatto finora, e non come uno "sfogatoio". Ci scusiamo per eventuali ritardi nella pubblicazione dei commenti: cause (tecnologiche) di forza maggiore. Grazie.