Nel
2018, un progetto di “peer education” negli istituti della Bassa Bresciana ha
dato vita a “Bibliotube”: una serie di video volti a far conoscere uso e
servizi del catalogo on line della Rete Bibliotecaria Bresciana e Cremonese.
Il progetto è stato realizzato in collaborazione con Abibook Società
Cooperativa Onlus.
Silvia Cascio e Giulia Barucco |
“Peer education” significa “istruzione
fra pari”. È un metodo d’insegnamento in cui le conoscenze sono condivise
studenti, anziché “discendere” dalla cattedra. Per l’anno scolastico 2017/2018,
hanno aderito al progetto gli allievi dell’I.I.S. “B Pascal” di Manerbio
(classe 4^C) e dell’Istituto Superiore Cossali di Orzinuovi (classi 3^A e 3^B).
A loro è stato affidato il compito d’illustrare i servizi bibliotecari digitali
agli alunni delle scuole medie. L’hanno fatto ricorrendo a ciò che i
giovanissimi impiegano costantemente: YouTube e i social network. Su Instagram,
hanno creato lo hashtag #unmondodicosedafare, che è anche il titolo di uno dei
brevi video da loro realizzati. “Un mondo di cose da fare”, per l’appunto, è la biblioteca: luogo per reperire materiali in ogni formato (cartaceo, audio,
video, digitale), ma anche per stare insieme, rilassarsi, innamorarsi,
accapigliarsi coi bibliotecari o fare amicizia con loro. Questa è l’informale
atmosfera delle biblioteche di paese.
Nell’ambito della campagna “Un mondo
di cose da fare”, nel giugno 2017, si è svolta un’esperienza di alternanza
scuola-lavoro. In essa, sono state coinvolte 4 studentesse dell'IIS Pascal di
Manerbio: Kaur Saranpreet, Elisa Pistacchi, Nicol Tomasoni, Paola Patrini. Hanno
realizzato videointerviste con
promozione nei canali social del Sistema BBC.
Per presentare il progetto
felicemente compiuto, nella Biblioteca Civica di Manerbio, è stata tenuta la
serata “Bibliotube”, il 7 giugno 2018. Sara e Giacomo (4^ C I.I.S. “B. Pascal”)
hanno proiettato i video nati dal lavoro in classe. Essi sono raccolti su un
apposito canale YouTube: “Sistema Bibliotecario Bassa Bresciana Centrale”.
Oltre al già nominato “Un mondo di cose da fare”, vi è compreso “E-book in
biblioteca?”: in esso, un ragazzo e una ragazza scoprono la possibilità di
prendere in prestito libri elettronici. Un altro video illustrava invece l’uso
dell’applicazione “Pressreader”: un programma che consente la lettura gratuita
di giornali e riviste on line. Un altro ancora vedeva gli studenti
immedesimarsi in persone di diverse nazionalità, per presentare la traduzione
del catalogo on line in diversi idiomi: “Un catalogo molte lingue”.
Improvvisarsi attori, in particolare, è stato sia un divertimento, che un’occasione
di superare il proprio imbarazzo. L’esperienza come “insegnanti alla pari” è
stata riportata da Sara e Giacomo come impegnativa, ma positiva.
Il 7 giugno, erano presenti la
videomaker Silvia Cascio e la scrittrice Giulia Barucco. A loro è spettato
sottolineare i lati più tecnici: il lavoro di rifinitura linguistica che sta
alla base anche del video più semplice (si pensi al beneamato Vincenzo Regis);
la scelta della location; soprattutto, la chiarezza dell’intenzione dietro al
messaggio. Su YouTube, i video più efficaci sono quelli comici, che richiedono
sintesi e ritmo serrato. La Cascio e la Barucco ne hanno dato subito
dimostrazione, progettando una miniserie dedicata agli episodi surreali che
avvengono a contatto con l’utenza. Uno di essi è stato girato immediatamente in
loco. Raccontava l’incontro “tempestoso” tra un bibliotecario e una mamma saccente,
armata d’una lista su WhatsApp inviatale dalla figlia. La lista comprendeva
assurdità, quali “Il vecchio e il pesce”, di un certo “Heminflex”, la “Divina
Tragedia”, “La ragazza di Pube” o “Il visconte di Rezzato”… Ce l’avrà fatta il
nostro eroe ad accontentare la signora?
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