“C'era una volta una donna strana ma assai bella dai lunghi capelli d'oro sottili come grano filato. Era povera, non aveva né madre né padre, e viveva sola nei boschi e tesseva su un telaio fatto con i rami di noce scuro. Un tipo brutale, che era figlio del carbonaio, cercò di costringerla al matrimonio, e lei nel disperato tentativo di comprare la rinuncia, gli regalò una ciocca di capelli d'oro.Ma lui non sapeva o non si curava del fatto che era oro spirituale, non denaro, quello che gli aveva dato, e quando volle vendere i capelli come una qualsiasi mercanzia al mercato, la gente lo canzonò e pensò che fosse pazzo.
Persefone/Kore in un pìnax fittile rinvenuto a Locri.
In collera, di notte tornò alla capanna della donna, la uccise con le sue mani e ne sotterrò il corpo accanto al fiume. Per molto tempo nessuno si accorse della sua assenza - nessuno si curava del suo cuore o della sua salute. Ma nel sepolcro i capelli d'oro della donna presero a crescere.
Si sollevarono in spire attraverso la terra nera, e crebbero sempre di più fino a ricoprire la tomba di un campo di ondeggianti giunchi d'oro.I pastori tagliarono i giunchi per farne flauti e non smisero più di cantare: Qui giace la fanciulla dai capelli d'oroAssassinata e nel suo sepolcro,uccisa dal figlio del carbonaioperché desiderava vivere. E così l'uomo che aveva tolto la vita alla donna dai capelli d'oro fu scoperto e portato in giudizio, e coloro che vivono nei boschi selvaggi del mondo, come facciamo noi, furono di nuovo al sicuro. Se il messaggio manifesto è l’invito a stare attenti quando ci si trova in luoghi solitari nel bosco, il messaggio profondo è che la forza vitale della bella donna solitaria, personificata nei capelli, continua a crescere e a vivere e a emanare conoscenza conscia anche se tacitata e sepolta. I leitmotiv di questo racconto sono probabilmente frammenti di una più lunga e antica storia di morte e resurrezione incentrata su una divinità femminile.
[…] In questo racconto, l’assassino che vive nei boschi è il segreto. Lei rappresenta una kore, la donna-che-non-si-sposerà-mai. Questo aspetto della psiche femminile rappresenta ciò che si intende tenere per sé sole. È mistico e solitario nel modo giusto, poiché la kore è occupata a selezionare e tessere idee, pensieri e imprese.È questa donna solitaria e ripiegata su se stessa che è soprattutto ferita da traumi o dal dover mantenere un segreto; questo senso integrale del Sé cui basta avere poco attorno per essere felice; questo cuore della psiche femminile che tesse nel bosco sul telaio di noce scuro, ed è in pace.”
Da:
Clarissa Pinkola Estés, Donne che corrono coi lupi, 2011, Frassinelli, pp. 412-413. Traduzione di Maura Pizzorno.
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