Il
giornalista e cantante manerbiese Diego Baruffi è pronto per un nuovo tour. Si
è infatti concluso quello dedicato alla sua raccolta poetica La via del
cuore. Stavolta, il progetto letterario è di narrativa breve e s’intitola Raccontami. Esso si ispira, per l’appunto, alle storie serali narrate da
Baruffi al suo bambino. Un assaggio della nuova iniziativa si era avuto il 1
aprile 2017, al Bridge Pub & Restaurant di Manerbio, con un concerto
poetico-musicale. L’inizio ufficiale della tournée “Raccontami” è stato però il
27 maggio 2017, a Quinzano d’Oglio. Baruffi e la band manerbiese “Blu Angel”,
recentemente ricostituitasi, hanno infatti partecipato a “Libri in concerto”:
mercatino librario con tanto di musica dal vivo. Diego e gli altri ospiti dell’evento
si sono dunque ritrovati in Piazza Aldo Moro.
L’esordio è stato affidato a Erica
Gazzoldi, che ha recitato il monologo d’apertura riferito al futuro libro Raccontami e due poesie dello stesso Baruffi. È stata poi la volta
dell’intervista di quest’ultimo a Chiara Zani, autrice del romanzo
autopubblicato La danza della vita (2017). La narratrice ha parlato della
propria precoce passione per la scrittura e di questo suo sogno finalmente
realizzatosi. Nella trama del romanzo, le vite di diversi personaggi
s’intrecciano, sullo sfondo di New York. La Zani ha affermato di avervi rifuso
«tutte le Chiara che non sono stata», le strade che avrebbe potuto
intraprendere: quella di New York, per esempio, e quella della danza.
La Gazzoldi è tornata in seguito sul
palco, per leggere poesie sue (da La biblioteca di Belisa, 2015) e di
Veronica Capsali, poi intervistata. Per propria scelta, la Capsali non ha mai
pubblicato i propri scritti (che lei chiama “pensieri”). Però, ne produce
moltissimi, tutti ruotanti intorno alla tematica dell’amore come motore d’ogni
aspetto della vita. “Amore” declinato in più modi: per il compagno; per i figli
(a loro è affidato il futuro, mentre per lei «c’è solo l’oggi»); per i genitori
(che «hanno saputo creare ricchezza, in tutta la povertà che c’era»).
Finita la parte letteraria, è
cominciata la musica. I nuovi Blu Angels erano così composti: Diego Baruffi
(voce e chitarra); Giovanni Primomo (pianoforte); Jimmy Blake (chitarra
solista); Ugo Mangeri (chitarra acustica). Il repertorio che hanno proposto è
stato quello ben noto ai loro fan: canzoni italiane degli anni ’60 - 2000. Sono
stati protagonisti i loro beneamati Nomadi, con: “Aironi neri” (1991); “Io
vagabondo” (1972); “Ad est ad est” (1993); “Dio è morto” (1967); “Io voglio
vivere” (2007); “Il vento del nord” (1995); “Tutto a posto” (1987). Altro
protagonista morale della serata è stato Lucio Battisti: “Il tempo di morire”
(1970); “Un’avventura” (1969); “Dieci ragazze” (1970). È stata citata
l’iperclassica “Bandiera gialla” di Gianni Pettenati (1966), così come
“Sognando la California” dei Dik Dik (1966) e “Pregherò” di Adriano Celentano
(1965). Due voci femminili riecheggiate idealmente durante la serata sono state
quelle di Loredana Bertè (“Dedicato”, 1979) e Caterina Caselli (“Perdono”,
1966). La conclusione è stata affidata a un brano di Gianni Morandi che si
appella facilmente alle emozioni: “C’era un ragazzo che come me amava i Beatles
e i Rolling Stones” (1966). E di emozioni (si spera) il tour “Raccontami” non
sarà avaro.
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