"Tante novità vibrano, sollecitandoci ad andare avanti e raggiungerle così per fare chiarezza ed esprimerci con leggerezza, pur essendo sempre più intrattenibili, pur dovendo scorrere per rinfrescare la natura degli eventi.
Secondo il poeta, il battito cardiaco è influenzato da una lotta interiore, la più deplorevole, cosicché aleggiano amorevoli frammenti, da mirare con uno spirito infrangibile, piacevolmente passivi a tutta questa sublimazione.
perché s’ignora il desiderio altrui
e l’insoddisfazione c’assale adagio”
In questa raccolta di versi, il lettore può notare che per amare non bisogna essere portatori di tradimento, cercando piuttosto d’appurare una perdita dall’intensità di un saluto che pecca di reciprocità; tra voli diseguali, fragili, che una corrente fredda li può legare in maniera del tutto discutibile.
Attanagliati dai nervi, si attende che ogni cosa smetta d’esistere, volendo cambiare aria in definitiva, in mancanza del coraggio d’ammettere che siamo in balia della scelleratezza, per respirare un domani serenamente.
Nella vista inerme, nella gabbia dell’amore, si sta insieme senza saperne il motivo, si scompare per quell’oscura, prematura intenzione di approfondire tutto ciò che si è amando.
Tra le poesie si constata che l’esistenza di una coppia d’amanti si ripara al fresco di una passione, rincorre un gesto d’affetto nell’amarezza dei sensi.
“Se io potessi amare ogni respiro e il suo dolore
ogni fiacchezza dell’amore
ti scriverei parole che non so”
Mauro Cesaretti |
Un cielo variabile riveste percorsi dolorosi, correnti d’aria che un miscuglio di persone fatica a sentire, come a scorgere l’aprirsi del fiore più classico da porgere.
Il desiderio di snervare degli affetti c’intensifica, e scambiamo il bene per il male e viceversa in un contatto che così si evolve in passione, determinando tutto tranne che l’atto finale di una storia tra due persone.
Traspaiono delle identità amando, allorché una fisicità include della desolazione con delicatezza, fino a stancarsi meravigliosamente.
Capita di rientrare in un cenno d’intesa per sconvolgersi reciprocamente, e irrigidirsi individualmente, nello spirito, perché uno scambio di vite può risultare drammatico, specie per il genere femminile.
Chi ama finisce imprigionato all’istante, ad angosciarsi noiosamente, a patto che un’apertura dei sensi la si divori in un tu per tu.
I nervi d’incanto scompigliano della quiete che chissà se la meritiamo, come se ci dovessimo sfidare a duello fino a non intendere un valido motivo, coi demoni che ci tentano scherzando col fuoco che facciamo.
“Carezza che mi aiuti a sognare l’amor vero
evitami di incrociare il suo sguardo omicida
e con quella sua dura e insopportabile morsa”
Un timore può dimorare nel cuore in mancanza di rettilinei, alle dipendenze di vizi nient’altro che sensuali… ma di certo svanisce col riacutizzarsi della memoria, con la pretesa olfattiva.
Prima o poi un battito cardiaco può precipitare nell’anonimato fintantoché i ritmi quotidiani manifestano indifferenza, senza riconoscere un’osservazione passata, sul proprio conto… roba da rimanere travolti, bloccati ancora.
Il domani somiglia a una casa d’abitare, in cui non si entra, preferendo invece attendere, viaggiare mentalmente, arrecando complessità ai giorni che passano, a un regista.
Quindi non è affatto perpetuo il caos insito alle forme liquide, di una preghiera al fine di andare avanti e raccogliere meglio le forze per tenere testa alle debolezze."
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