In
una delle vie principali della cittadella, il banchetto di un partito mostra
due proposte di legge regionale. Si tratta di introdurre le Dichiarazioni
Anticipate di Trattamento presso gli ospedali locali e di rendere accessibili i
farmaci a base di cannabis nella terapia del dolore.
Si ferma un tale di mezza età e
firma all’istante la propria adesione alla prima proposta. «Però…» bofonchia «…queste
cose non passeranno mai, finché non avrete fatto chiudere tutte le chiese…»
«Firma anche questa?» chiede
gentilmente il gestore del banchetto, offrendogli la petizione sui
cannabinoidi.
«Ah,
no… questa è pericolosa!» ricusa il tizio, quasi scandalizzato. «Per la terapia
del dolore, ci vuole la morfina».
Il ragazzo del banchetto
prova a spiegargli che gli oppiacei come la morfina hanno controindicazioni
troppo pesanti. (E nessuno si scandalizza di queste “droghe legali”). Ma il
genio fa orecchio da mercante e se ne va. Una giornata da italiano medio.
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