Il
31 ottobre 2015, la castagnata delle Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani
(ACLI), a Manerbio, è stata allietata da un riconoscimento. La socia Domenica
Brusinelli si era vista assegnare una medaglia e una targa in occasione del 70°
anniversario dalla fondazione delle ACLI della Provincia di Brescia. Il suo
merito era quello di aver preso parte alla loro storia fin dall’inizio, nel
1945.
Oltre che socia della prima ora,
Domenica era “figlia d’arte”. I suoi genitori sono ricordati per aver gestito
la “Cristiania”, quella che ora è il bar-trattoria “Scià Bas”: all’epoca, luogo
di ritrovo per eccellenza dei parrocchiani manerbiesi.
Per quarant’anni (dal 1936 al 1976),
la Brusinelli lavorò al Lanificio Marzotto e fu sindacalista della CISL, in
rappresentanza dell’elemento femminile. Grazie alle ACLI, aveva potuto ottenere
la formazione necessaria al compito frequentando una “scuola sociale” a
Brescia, dal 1952 al 1954.
La sua longevità e la sua precoce
adesione hanno fatto di lei la memoria storica delle ACLI manerbiesi. Una
memoria ferrea, per di più. Ricorda anni e particolari. Rammenta anche il 1
maggio 1955, giorno in cui Pio XII fece coincidere la Festa dei Lavoratori con
quella di S. Giuseppe artigiano.
Domenica Brusinelli fu anche fra i
primi a iscriversi alla Libera Università di Manerbio, quando un gruppo di
volontari, con Rita Fogazzi e l’allora assessore alla cultura, Lorenzo
Manfredini, la istituirono nel 2002. Ritoccando un proverbio: settant’anni da
leonessa… E nessuna voglia di smettere.
Pubblicato su Paese Mio
Manerbio, N. 102, novembre 2015, p. 18.
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