L’estate
porta sere calde e voglia di passeggiate, anche nella speranza (remota) di
refrigerarsi. Come ogni anno, di questo tengono conto le associazioni
cultural-ricreative e gli esercizi commerciali di Manerbio, che organizzano la
loro piccola “notte bianca”. Il 18 luglio 2015, essa ha preso il nome di “Festa
d’Estate” e il suo tono è stato intenzionalmente country. Graziose fanciulle in
camicia rustica e cappello da cow-boy hanno servito alle tavolate en plein air il menu della serata:
“campagnolo” sicuramente, ma più nostrano che da Far West (grazie al cielo,
verrebbe da dire). Tagliata o salsicce con immancabile contorno di polenta, il
brescianissimo pà e salamìnå, verdure
grigliate e persino bistecche alla fiorentina (per i portafogli più forniti e
gli stomaci più volenterosi).
Manerbio si è così trasformata in
una cuccagna a cielo aperto dalle ore 20:00 alle ore 3:00, per i nottambuli più
tenaci – o semplicemente desiderosi di aspettare un orario in cui la
temperatura scendesse.
Il teatro di tutto ciò erano le vie
e le piazze del centro storico, ai piedi della pieve e del municipio – nella
migliore tradizione medioevale. Ovunque, le bancarelle esponevano i prodotti
offerti dall’economia manerbiese: dall’artigianato artistico alla cura del
corpo, dal vintage all’enogastronomia.
La serata è stata allietata dal vivo
in più punti. Via Roma ospitava il gruppo iFunk, con un repertorio
funky/soul/rhythm-and-blues. Via Dante era il regno del country vero e proprio,
con balli a tema ed esposizione di trattori. Beppe Loda ha occupato la
postazione di DJ nel Piazzolo. Sempre musica funk e soul hanno proposto i Good
Vibes Only in via XX Settembre. In via Mazzini, lo stand del centro lenese
“DanzArte” ha proposto un’esibizione di ballo, a dimostrazione dell’efficacia
dei propri corsi. Per i più piccoli, c’erano un clown in via Roma e giochi
gonfiabili in piazza C. Battisti.
Non mancavano degustazioni di vini e
formaggi, o la presenza di un’azienda agricola che produce biscotti con grano
macinato a mano. Il personaggio forse più notevole della festa era un suonatore
di musiche amerindie dal vivo, con tanto di copricapo in piume.
In piazza Italia, faceva bella
mostra di sé il palco di Radio Studio più, che ha ospitato il disinibito
cabaret di Andrea Catavolo, con tanto di satira politica non sottile ma
eloquente.
La Festa d’Estate, come sempre, è
stata una modesta cugina delle “notti bianche” che le metropoli si concedono: una
fiera paesana con tanta voglia di città e opulenza, ma che non ha rinunciato
alla “misura d’uomo” tipica dei piccoli centri. Per quanto il settore terziario
predomini anche in provincia, il gusto della festa manerbiese rimane
squisitamente campagnolo: una pausa di meritata abbondanza, in mezzo all’anno
lavorativo.
Paese Mio Manerbio, N. 99 (agosto
2015), pag. 10.
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