"Chiunque altro mi avrebbe gettato un'elemosina, la sua compassione, con occhiate e discorsi. Ma per questo non sono abbastanza mendicante, e tu l'hai intuito,
per questo sono troppo ricco, ricco di grandezza, di cose tremende, delle cose più brutte, di inesprimibile! Il tuo pudore, o Zarathustra, mi ha onorato!
A fatica sono uscito dalla calca dei compassionevoli per trovare l'unico che oggi insegna che: 'Compassione è invadenza' te, o Zarathustra!
Sia che a compassionare sia un dio o un essere umano: la compassione cozza contro il pudore. E non volere aiutare può essere più nobile di quella virtù che soccorre."
per questo sono troppo ricco, ricco di grandezza, di cose tremende, delle cose più brutte, di inesprimibile! Il tuo pudore, o Zarathustra, mi ha onorato!
A fatica sono uscito dalla calca dei compassionevoli per trovare l'unico che oggi insegna che: 'Compassione è invadenza' te, o Zarathustra!
Sia che a compassionare sia un dio o un essere umano: la compassione cozza contro il pudore. E non volere aiutare può essere più nobile di quella virtù che soccorre."
FRIEDRICH WILHELM NIETZSCHE
Così parlò Zarathustra, ("Acquarelli"), Bussolengo (VR) 1995, Demetra, pag. 343. Traduzione e presentazione di Giuseppina Quattrocchi.
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