Passa ai contenuti principali

Al fósc


Le gh’è, ‘n dèl fósc, strane care d’umbrìå,
che le sa scónt de dré a i öcc;
le ta pàrlå de ‘n mónt che ‘l sa vèt mìå
sótå al sùl che i conós töcc.
Gh’è ‘l saùr de le röze
deèrte sótå ‘l sifolà dei nìgoi;
sa zlóngå ‘l ciél en bìgoi
che i fa’ catigulì ai caèi ‘ndormécc.
L’àriå la sènt de limù e portogàl
e apò la tèrå la g’ha la så cansù,
‘ntàt che mé, come föse
‘n pès ‘n de ‘na ghèdå d’àcquå,
zmórse chèl öltem pensér che ‘l ma fa mal
e ‘l làse ‘nsèmå ai mé öcc, en de ‘n cantù.
 
 
Traduzione: “Al buio. Ci sono, al buio, strane carezze d’ombra,/che si nascondon dietro gli occhi;/ti parlan d’un mondo che non si vede/sotto il sole che conoscon tutti./C’è il sapor delle rose/aperte sotto lo zufolar delle nuvole;/si allunga il cielo in strisce/che fanno il solletico ai capelli dormienti./L’aria sa di limone e d’arancia/e anche la terra ha la propria canzone,/intanto che io, come fossi/un pesce in un grembo d’acqua,/spengo quell’ultimo pensier che mi fa male/e lo lascio coi miei occhi, in un angolo.”


Menzione d’onore al premio di poesia “L’arte in versi”, 2^edizione, 2013, bandito dalla rivista
Euterpe, dal Blog Letteratura e Cultura, dalla rivista Segreti di Pulcinella e da Deliri progressivi.
 




Commenti

Post popolari in questo blog

Letteratura spagnola del XVII secolo

Il Seicento è, anche per la Spagna, il secolo del Barocco. Tipici della letteratura dell'epoca sono il "culteranesimo" (predilezione per termini preziosi e difficili) e il "concettismo" (ricerca di figure retoriche che accostino elementi assai diversi fra loro, suscitando stupore e meraviglia nel lettore). Per liberare il Barocco dall'accusa di artificiosità, si è cercato di distinguere una corrente "culterana", letterariamente corrotta e di contenuti anche immorali, da una corrente "concettista", nutrita dalla grande tradizione intellettuale e morale spagnola. E' vero che il Barocco spagnolo vede, al proprio interno, vivaci polemiche fra autori (come Luis de Gòngora e Francisco de Quevedo) e gruppi. Ma l'esistenza di queste due contrapposte correnti non ha fondamento reale. Quanto al concettismo, è interessante notare come esso sia stato alimentato dalla significativa definizione che di "concetto" ha dato Francesco

Farfalle prigioniere, ovvero La vita è sogno

Una giovane mano traccia le linee d’una farfalla. Una farfalla vera si dibatte sotto una campanella di vetro. La mano (che, ora, ha il volto d’un giovane pallido e fine) alza la campanella. L’insetto, finalmente libero, si libra e guida lo spettatore nella storia del suo alter ego, la Sposa Cadavere.              Così come Beetlejuice , The Corpse Bride (2005; regia di Tim Burton e Mike Johnson) si svolge a cavallo tra il mondo dei vivi e quello dei morti, mostrandone l’ambiguità. A partire dal fatto che il mondo dei “vivi” è intriso di tinte funeree, fra il blu e il grigio, mentre quello dei “morti” è caleidoscopico, multiforme, scoppiettante. A questi spettano la gioia, la saggezza e la passione; a quelli la noia, la decadenza, l’aridità. Fra i “vivi”, ogni cosa si svolge secondo sterili schemi; fra i “morti”, ogni sogno è possibile. Per l’appunto, di sogno si tratta, nel caso di tutti e tre i protagonisti. A Victor e Victoria, destinati a un matrimonio di convenienza, non è co

Il Cimitero di Manerbio: cittadini fino all'ultimo

Con l'autunno, è arrivato anche il momento di ricordare l' "autunno della vita" e chi gli è andato incontro: i nostri cari defunti. Perché non parlare della storia del nostro Cimitero , che presto molti manerbiesi andranno a visitare?  Ovviamente, il luogo di sepoltura non è sempre stato là dove si trova oggi, né ha sempre avuto le stesse caratteristiche. Fino al 1817, il camposanto di Manerbio era adiacente al lato settentrionale della chiesa parrocchiale , fra la casa del curato di S. Vincenzo e la strada provinciale. Era un'usanza di origine medievale, che voleva le tombe affiancate ai luoghi sacri, quando non addirittura all'interno di essi. Magari sotto l'altare, se si trattava di defunti in odore di santità. Era un modo per onorare coloro che ormai "erano con Dio" e degni a loro volta di una forma di venerazione. Per costituire questo camposanto, era stato acquistato un terreno privato ed era stata occupata anche una parte del terraglio