Portare l’arte al bar: può sembrare un’idea strana, ma è proprio quello che verrà fatto a Manerbio per un’intera stagione espositiva. La mostra d’arte contemporanea “In Essere” verrà ospitata dal Bar Borgomella a cavallo tra il 2021 e il 2022. In locandina, ci sono i nomi di quindici artisti: Lucia Aresi, Isabella Baiguera, Cristina Brognoli, Fabiana Brognoli, Giovanna Cremaschini, Guillen Macarena, Mauro Zilioli, Enrico Trementini, Fabio Sterza, Davide Rossini, Carlo Monterenzi, Claudio Lombardi, Zefirino Buono, Luciano Baiguera e Lorena Lamagni.
La direzione artistica spetta a
Luciano Baiguera, già noto ai manerbiesi soprattutto per le sue installazioni
in occasione della Giornata della Memoria e del 25 aprile. È stato lui a
spiegare il senso dell’insolita operazione: far conoscere gli artisti locali e
riprendere il contatto col pubblico, dopo i lockdown. È anche un modo per
superare i “filtri” posti fra l’arte e la gente. Incontrare le opere dal vero è
spesso un’esperienza d’élite; nei programmi scolastici, il posto dato
all’educazione artistica non è vasto.
La mostra collettiva verrà
aggiornata ogni quindici giorni. Verranno anche proposte opere a tema, in
occasione del Natale, della Pasqua e della Giornata della Memoria. Per quanto
riguarda quest’ultima, in particolare, Baiguera ha sottolineato la necessità di
“fare memoria” degli eventi dolorosi, per rendersi conto che la morte non è una
fine, ma prelude al futuro.
Per quanto riguarda le tipologie di opere, Isabella Baiguera e Davide Rossini propongono il fumetto; Cristina Brognoli si è lanciata in una sorta di espressionismo, che esaspera e liquefa le forme, esprimendo (in questo caso) la tragedia delle donne afgane. Giovanna Cremaschini, che si occupa di conservazione dei beni culturali, propone una sorta di “neo Art Brut”, realizzata incollando oggetti alle superfici. I risultati sono espressivi e colorati, come una specie di dragone dalle ali spalancate. Fabiana Brognoli rappresenta invece una “digital art” quasi futuristica. Le scene naturali di Mauro Zilioli ricordano l’impressionismo. Lo stile di Enrico Trementini ammicca alla Metafisica di De Chirico. Zefirino Buono ha creato una “pop art all’italiana”, mentre Fabio Sterza è il fotografo viaggiatore che ha realizzato anche l’immagine di locandina. A proposito di fotografia, non possiamo dimenticare Carlo Monterenzi e i suoi scatti in mezzo alla natura. Guillen Macarena viene dall’Argentina; potremo ammirare le sue sculture in terracotta e i suoi acchiappasogni. C. Lombardi fonde l’espressionismo con l’astrattismo. Delicati e sorprendenti sono gli acquerelli di Lucia Aresi. Lorena Lamagni disegna con estro e precisione. Quanto a Luciano Baiguera, il suo spaziare dall’arte figurativa a quella concettuale non ha bisogno di presentazioni.
L’inaugurazione ufficiale ha avuto
luogo il 31 ottobre 2021. Agli artisti, è stato offerto un omaggio, insieme a
una pergamena con una lode in rima e un acrostico: “Arde Rifulgente Talentuoso
Estro”.
Scegliere di esporre in un bar è una
sfida. Significa misurarsi con lo spazio ristretto e anche col rischio di aspre
critiche. Per il momento, a prevalere è il gusto di incontrare gli artisti e
condividere le loro opere, com’è giusto che sia. È comparso persino il ritratto
d’un simpatico bevitore, firmato “I clienti artisti del Bar Borgomella”:
ovviamente, è il “Bevitore” di Teomondo Scrofalo, “tormentone” di Ezio Greggio
(e, in realtà, realizzato da Giuseppe de Curtis tra ‘800 e’900).
Il titolo “In Essere” allude a una
grande potenzialità “in nuce”, che vuole svilupparsi e manifestarsi. Ovunque si
presenti e sotto qualsiasi forma, l’arte è ciò che permette all’uomo di aprire
i propri orizzonti, oltre il binario casa-lavoro. Come tale, è parte della natura
umana.
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