Passa ai contenuti principali

Passi di danza nella Notte delle Fiabe



La Notte delle Fiabe che si terrà a Manerbio il 21 settembre 2019, come anticipato nello scorso numero, sarà dedicata a I musicanti di Brema dei fratelli Grimm. Nella molteplicità di intrattenimenti a tema, non potrà mancare (ovviamente) la danza. Ecco dunque che sarà presente Antonella Settura, col suo Centro Danza e le coreografie da lei dirette. 
antonella settura danza notte delle fiabe
Napoli, Suite Dansante
Come ricollegarsi all’argomento della serata? Naturalmente, con la musica, mezzo con cui i quattro protagonisti intendono riscattarsi dalla propria presunta “inutilità sociale”. Quanto ai balletti, essi verteranno sul tema del viaggio: i musicanti di Brema sono, infatti, viandanti instancabili.
Le atmosfere saranno una riproposizione di quelle presentate allo spettacolo On Va Danser, tenutosi al Teatro Pio XI di Bagnolo Mella l’8 giugno 2019. In piazza Italia, gli allievi di Antonella Settura dipingeranno un vivente quadretto di genere: Napoli, Suite Dansante. Nella scena, “scugnizzi” e “figliole” dai variopinti costumi si raduneranno intorno a Pulcinella, stregati dal suono del suo mandolino.


            Onde sull’Oceano porterà invece gli spettatori di passaggio su una spiaggia hawaiana, baciata dall’acqua e dal vento, fra danze di sirene e ragazze.
            Verona sarà tratto dal musical Romeo e Giulietta - Ama e cambia il mondo (2001). Anziché sull’immortale storia d’amore, l’accento verrà così posto sulle lotte intestine nella città scaligera e sul tocco di “Gomorra” che caratterizzava i centri urbani medievali. L’effetto sarà dinamico e trascinante. Tre esempi di danza, tre mondi avvincenti e diversissimi tra loro: ognuno racconterà la propria magia, nella Notte delle Fiabe.


Commenti

Post popolari in questo blog

Letteratura spagnola del XVII secolo

Il Seicento è, anche per la Spagna, il secolo del Barocco. Tipici della letteratura dell'epoca sono il "culteranesimo" (predilezione per termini preziosi e difficili) e il "concettismo" (ricerca di figure retoriche che accostino elementi assai diversi fra loro, suscitando stupore e meraviglia nel lettore). Per liberare il Barocco dall'accusa di artificiosità, si è cercato di distinguere una corrente "culterana", letterariamente corrotta e di contenuti anche immorali, da una corrente "concettista", nutrita dalla grande tradizione intellettuale e morale spagnola. E' vero che il Barocco spagnolo vede, al proprio interno, vivaci polemiche fra autori (come Luis de Gòngora e Francisco de Quevedo) e gruppi. Ma l'esistenza di queste due contrapposte correnti non ha fondamento reale. Quanto al concettismo, è interessante notare come esso sia stato alimentato dalla significativa definizione che di "concetto" ha dato Francesco...

Farfalle prigioniere, ovvero La vita è sogno

Una giovane mano traccia le linee d’una farfalla. Una farfalla vera si dibatte sotto una campanella di vetro. La mano (che, ora, ha il volto d’un giovane pallido e fine) alza la campanella. L’insetto, finalmente libero, si libra e guida lo spettatore nella storia del suo alter ego, la Sposa Cadavere.              Così come Beetlejuice , The Corpse Bride (2005; regia di Tim Burton e Mike Johnson) si svolge a cavallo tra il mondo dei vivi e quello dei morti, mostrandone l’ambiguità. A partire dal fatto che il mondo dei “vivi” è intriso di tinte funeree, fra il blu e il grigio, mentre quello dei “morti” è caleidoscopico, multiforme, scoppiettante. A questi spettano la gioia, la saggezza e la passione; a quelli la noia, la decadenza, l’aridità. Fra i “vivi”, ogni cosa si svolge secondo sterili schemi; fra i “morti”, ogni sogno è possibile. Per l’appunto, di sogno si tratta, nel caso di tutti e tre i protagonisti. A Victor e V...

"Gomorra": dal libro al film

All’inizio, il buio. Poi, lentamente, sbocciano velenosi fiori di luce: lividi, violenti. Lampade abbronzanti che delineano una figura maschile, immobile espressione di forza.   Così comincia il film Gomorra, di Matteo Garrone (2008), tratto dal celeberrimo libro-inchiesta di Roberto Saviano. L’opera del giornalista prendeva avvio in un porto: un container si apriva per errore, centinaia di corpi ne cadevano. Il rimpatrio clandestino dei defunti cinesi era l’emblema del porto di Napoli come “ombelico del mondo”, dal quale simili traffici partono ed al quale approdano, da ogni angolo del pianeta. Il film di Garrone si apre, invece, in un centro benessere, dove regna un clima di soddisfazione e virile narcisismo. Proprio qui esplode la violenza: tre spari, che interrompono il benessere e, al contempo, sembrano inserirvisi naturalmente, come un’acqua carsica che affiora in un suolo perché sotto vi scorreva da prima. Il tutto sottolineato da una canzone neomelodica italian...