Natale
è il periodo ideale dei cori, che si tratti delle “carols” inglesi, degli
angeli nei presepi o della liturgia. È stata perciò azzeccata la scelta
dell’Associazione Amici della Scuola Diocesana di Musica Santa Cecilia di
Brescia: quello di comprendere negli “Incontri con la musica” (XXIX Rassegna -
2016) anche un concerto del Coro di Voci Bianche Santa Cecilia. Esso si è
tenuto a Manerbio, nella pieve S. Lorenzo, il 22 dicembre 2016.
L’organizzazione ha visto la collaborazione del Centro Oratori Bresciani.
Il coro è stato costituito nel 2003;
lo dirige Mario Mora, fondatore anche della Scuola di musica, del Coro
giovanile e dell’Ensemble “I Piccoli Musici” di Casazza (BG). Mora ha studiato
pianoforte, organo e musica corale. Ha tenuto corsi, convegni ed atelier
nazionali e internazionali sulla vocalità infantile, nonché l’atelier “Forever
Classical” per “Europa Cantat 2012”. Il Coro di Voci Bianche Santa Cecilia si è
esibito in saggi scolastici, celebrazioni della cattedrale di Brescia (anche
trasmesse dalla RAI) e ha partecipato ad alcuni concerti tenuti da “I Piccoli
Musici”. Ha ricevuto premi e riconoscimenti a livello nazionale. Nel gennaio
2012, in occasione della “Giornata della Memoria”, il coro ha realizzato
l’opera per bambini “Brundibár” di Hans Krása (1899 - 1944), compositore ceco
morto ad Auschwitz. Nel giugno 2014, ha collaborato con l’Orchestra di Fiati
della Valcamonica nell’esecuzione della Sinfonia n. 4 di Johan de Meij.
Nell’ottobre 2016, si è esibito a Roma, nella basilica di Santa Maria ad
Martyres (Pantheon) e nella parrocchia di San Patrizio sul Colle Prenestino.
A
Manerbio, il coro era accompagnato dai violini di Maura Zoni e Stefano Lonati,
nonché dall’organo di Luigi Panzeri. Quest’ultimo è docente presso il Liceo
musicale “S. Alessandro” e l’Accademia Santa Cecilia di Bergamo. Suona organi
d’epoca (Cinquecento e Settecento) e si occupa di ricerca e trascrizione del
repertorio vocale-strumentale cinque-seicentesco. È membro della Commissione
tecnica per gli organi della Diocesi di Bergamo e ha pubblicato studi sull’arte
organaria.
A Manerbio, l’inizio del concerto è stato
affidato a “Once in Royal David’s City” di Henry John Gauntlett (1805-1876),
per proseguire con due brani di Joseph Rheinberger (1839-1901): “Puer natus in
Bethlehem” e “Quam admirabile”. Dalla musica d’autore si è passati alle melodie
popolari, con un pezzo francese del XVI sec.: “Il est né le Divin Enfant”. Di
Valentino Miserachs Grau (1943 -) erano i “Natalitia”; poi, è venuto “Hark! The
herald Angels sing” di Felix Mendelssohn-Bartholdy (1809-1847), più noto per la
sua “Marcia nuziale”, dall’opera “Sogno di una notte di mezza estate” (1843).
John Rutter (1945 - ) è stato rappresentato da “The Colours of
Christmas” e da “The Peace of God”. La prima parte del concerto si è chiusa
con Henry Purcell (1659-1695) e il suo “Sound the Trumpet”. Le voci bianche
hanno poi lasciato il posto alla Sonata op. 3 n. 2 di Arcangelo Corelli
(1653-1713), eseguita dai violini e dall’organo.
La serata è proseguita con “Dormi,
Iesu dulcissime” di Pál Esterházy (1635-1713), il “Dolce sentire” di un Anonimo
e la celebre “Panis angelicus” di César Franck (1822-1890), inno
all’Incarnazione celebrata dal Natale. Dopo tanti compositori famosi, la
conclusione è stata affidata alla melodia popolare “Shalom”, un benaugurante
invito alla pace e alla prosperità.
Commenti
Posta un commento
Si avvisano i gentili lettori che (come è ovvio) non verranno approvati commenti scurrili, offese dirette, incitazioni all'odio di qualunque tipo, messaggi che violino la privacy o ledano l'onore di terzi. Si prega di considerare questo blog come uno spazio di confronto, così come è stato fatto finora, e non come uno "sfogatoio". Ci scusiamo per eventuali ritardi nella pubblicazione dei commenti: cause (tecnologiche) di forza maggiore. Grazie.