Andrea
Dellino è noto come Dellino Farmer, il nome che l’ha reso famoso quale
cantautore. “Farmer” (in inglese, “contadino”) è il lascito di un gruppo da lui
fondato, gli Italian Farmer, che non sale sui palchi dal 2012. Dellino ha
proseguito da solista; nel 2012, è uscito il CD “Trènta piò”, inciso insieme a
Piergiorgio Cinelli, fratello del famoso Charlie. Nonostante siano trascorsi
quattro anni, il disco continua a essere comprato e ascoltato: un successo da
non disprezzare, per due artisti di provincia e in un periodo di calo delle
vendite.
Dellino ha trentatré anni ed è
nativo di Manerbio. Lavora spesso a Sirmione, dove gli alberghi che circondano
le terme organizzano servizi d’intrattenimento.
L’idea
del suo peculiare “rap en dialèt” gli venne circa dieci anni fa, durante un
viaggio in Puglia. Là partecipò a festival musicali, dove notò l’ampia presenza
di testi dialettali. Anche lui volle sperimentare; cominciò così a unire il
vernacolo ai suoi generi preferiti, la cosiddetta “musica black” e il reggae.
La compresenza di Dellino e di
Piergiorgio su un palco riesce a unire due pubblici piuttosto diversi: quello
movimentato dei giovani che seguono il rapper e quello più anziano e pacato che
ascolta Cinelli.
«Sarebbe giusto conoscere il proprio
dialetto, anche senza parlarlo» sostiene Farmer. «Fa parte delle proprie
radici». Questo forte senso della terra e delle origini è un fatto biografico.
La famiglia di Dellino è manerbiese da generazioni. Anche i suoi studi di
agraria hanno contribuito a fargli conoscere e apprezzare la “pasta” di cui è
fatta la sua terra. Davanti alle fotografie della “Manerbio di una volta”, ha
la sensazione d’aver vissuto di persona quelle scene, forse per via dei
racconti dei nonni. Naturalmente, non è un “provincialotto”. Ha compiuto gli
studi universitari a Milano, di cui ricorda scorci incantevoli e
semisconosciuti del centro storico. Ha vissuto a Malaga, in Spagna; ha avuto
frequentazioni a Brescia. Tuttavia, si reputa fortunato per il fatto di vivere
a Manerbio, con cui ha un rapporto anche affettivo. «In provincia di Brescia,
ci sono paesini, rocche, tante bellezze poco conosciute. C’è una storia
secolare invidiabile» commenta Dellino. Si augura anche che le scuole accompagnino
i bambini nelle campagne, affinché “prendano coscienza del proprio territorio”.
Il suo CD del 2014 s’intitola “Biorap”, proprio per sottolineare il legame
della sua arte con la vita. Si considera “un rapper a chilometro zero”, perché
- pur in un genere musicale di origini estere - cerca di restare “coi piedi per
terra” e di ispirarsi alla propria quotidianità, senza scopiazzare i modelli
statunitensi.
Nel mese di settembre, è cominciato
uno dei suoi tour con Piergiorgio Cinelli: “FurminTour” o “Riciàpet Tour”, a
seconda della prospettiva di un artista o dell’altro. “Riciàpet” è l’ultimo CD
di Dellino. Si prevede l’uscita di un suo secondo volume.
Nel complesso, Farmer considera
positivo il bilancio della propria carriera. Essa conta anche un paio di brani
per la compilation “Street Art” della serie “Hit Mania” (2014), a cura del
Piotta. Il rapper è stato ospite a Radio24, con Pino Insegno, il 24 aprile 2016.
Ma quel che più conta è l’aver indicato un modo di vivere la globalizzazione a
misura d’uomo - e “coi piedi per terra”.
Pubblicato su Paese Mio
Manerbio, N. 113, ottobre 2016, p. 6.
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