Ogni anno, c’è un appuntamento fisso con il saggio del Centro Danza di Antonella Settura. Il 14 giugno 2025, le allieve e gli allievi della sua scuola si sono esibiti al Teatro Pio XI di Bagnolo Mella. Il titolo dello spettacolo era: Il mio mondo… La mia danza. Antonella Settura tende infatti a esprimere tutta se stessa nell’insegnamento di quest’arte. Il programma del saggio, di conseguenza, ha spaziato per vasti campi: dal repertorio classico a quello contemporaneo e folklorico, dagli omaggi ai cantautori al femminicidio, dalla maternità agli universi fantastici, dal rock alla recitazione. La serata era stata realizzata anche col contributo di altre figure: l’assistente ai corsi Nathalia Grishchenko, Emilio Rossi (registrazioni musicali), Davide Vespi (luci), Lorenzo Iannace (fotografie e video).
Sul palco, hanno danzato: Sofia Andè, Aurora Azzaro, Lucia Barbieri, Medea Bariselli, Nikita Baroncini, Emma Bezzi, Giulia Bezzi, Asia Bonetti, Beatrice Bonomelli, Asia Bonometti, Isabella Capoferri, Matilde Carbonini, Noemi De Nunzio, Loena Doko, Cloe Fenaroli, Lorenzo Ferrari, Cristina Franchini, Viola Gambaretti, Gael Gandelli, Emma Gaspari, Martina Gaspari, Federica Gilberti, Ivan Gindea, Anna Gobetti, Dea Komin, Alex Loda, Valeria Loda, Andrea Manera, Matilde Mariotti, Noemi Melzani, Natalie Najelo, Martina Pacetti, Lavinia Picco, Violante Picco, Gaia Salamone, Martina Seccardelli, Martina Torri, Gloria Tosini, Vittoria Tufano, Ghennady Ubiali, Ester Viviani, Noemi Viviani, Sara Viviani.
La prima
coreografia della serata, "Infinite attese", era dedicata a Franco Battiato.
“Come in un sogno” riproduceva coi movimenti danzanti la dimensione onirica. La
“Tarantella” era ovviamente un assaggio di folklore del Sud Italia. Questa
danza scatenata è stata seguita dallo “Specchio”.
La “Danza delle ore” era un grande classico tratto
dall’opera “La Gioconda” (1876) di Amilcare Ponchielli.
“Meraviglioso amore mio” descriveva l’amore tra madre e
figlia. “Fate e folletti” ricreava un mondo di creature fantastiche. La “Danza
giapponese” portava l’immaginazione nel Paese del Sol Levante. “Nessuno per te”
affrontava il tema del femminicidio, come le coreografie curate da Antonella
Settura hanno già fatto in passato. “Lose Control” significava “Perdere il
controllo”: davvero la danza può essere un modo per “lasciar andare” le pastoie
quotidiane che c’impediscono di esprimerci e relazionarci. “Heartbeat” era
invece il “battito del cuore”, che ha un ritmo incalzante proprio come i passi
su un palco. “Rock Vibration” portava in scena un altro ritmo, quello scatenato
del rock. È stato eseguito in coppia, come il seguente “Duet”. “Come una
rondine” faceva rivivere un commovente brano di Mango.
È stata poi la volta di Andrea Manera e della
recitazione, con l’intermezzo “L’arte secondo Papa Francesco”.
La serata si è conclusa in grande stile con il “Paso
Español”: un intenso misto di tango e flamenco, che Antonella Settura aveva già
proposto al Vittoriale.
Si dice che il palcoscenico sia un mondo e il mondo un
palcoscenico. Questa serata l’ha dimostrato pienamente, traducendo in danza un
universo sfaccettato e inesauribile. Non sappiamo quale sarà il tema del
prossimo saggio, ma sappiamo che anche quello non sarà casuale. Il Centro Danza
ci stupirà certamente, coi suoi allievi grandi e piccini. Antonella Settura ha
fatto una piccola anticipazione sui prossimi corsi, parlando di “Confidence
Dance”: un modo per riscoprire la propria femminilità a tempo di musica.
Commenti
Posta un commento
Si avvisano i gentili lettori che (come è ovvio) non verranno approvati commenti scurrili, offese dirette, incitazioni all'odio di qualunque tipo, messaggi che violino la privacy o ledano l'onore di terzi. Si prega di considerare questo blog come uno spazio di confronto, così come è stato fatto finora, e non come uno "sfogatoio". Ci scusiamo per eventuali ritardi nella pubblicazione dei commenti: cause (tecnologiche) di forza maggiore. Grazie.