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Davide e Anna, un duo creativo in mostra a Manerbio

disegno di davide rossini ispirato a dragon ball
Davide Rossini e Anna Rizzi: coppia nella vita e nell’arte, hanno avuto il loro giusto spazio alla mostra “In Essere”, ospitata dal Bar Borgomella a Manerbio. Le loro opere sono state esposte dal 3 al 23 luglio 2022. 

            Entrambi prediligono l’arte del disegno. Il tratto di Davide è più asciutto e fumettistico, mentre Anna ha la vocazione all’illustrazione fantasy. Le loro diversità non creavano però un contrasto e i disegni dei due artisti erano presentati gli uni accanto agli altri; alcuni erano addirittura appesi lungo fili, a sottolineare il fil rouge artistico e personale che unisce i disegnatori.

            Davide Rossini è allievo di Stefano Alghisi, docente alla Scuola Internazionale di Comics di Brescia. Si ispira ai fumetti francesi, giapponesi e americani. La sua cura principale è la costruzione del personaggio. Pensiamo, per esempio, a Hope, il cui nome (in inglese) significa “Speranza”. È un bambino disegnato in stile manga; indossa una bizzarra tuta con cappuccio ed è accompagnato da una rana parlante. Non ha altre amicizie, perché vaga su una terra desolata e disabitata. Riuscirà Hope a trovare la… speranza di qualche superstite sul pianeta?

            Altre sue creazioni si ispirano palesemente alla serie animata Dragon Ball; c’è uno Spiderman ragazzino, che è forse un suo ideale autoritratto. C’è anche Tora, un altro bambino in stile manga. Lui è stato maledetto da una strega: non può esporsi alla luce del sole, pertanto vaga di notte. Vuole liberare il fratellino, ridotto dalla stessa fattucchiera a poter vivere nel mondo fisico soltanto racchiuso in un’ampolla. Il desiderio di entrambi è recuperare la propria piena umanità.

disegno di anna rizzi una coniglietta con un vestitino
            Le grandi potenzialità filosofiche e poetiche del fumetto sono già evidenti in questi due esempi. Davide, però, le ha esemplificate anche in una serie di tavole ispirate al videogioco The Last of Us: l’epidemia scatenata da un fungo trasforma gli umani infetti in una sorta di zombie aggressivi. Il protagonista rimane ben presto solo, ad affrontare quello che Italo Calvino avrebbe chiamato “l’inferno dei viventi”. Diventerà parte dell’inferno o riuscirà a far durare quanto rimasto di buono, a coltivarlo e dargli spazio? 

            Di Anna, invece, abbiamo detto che ha talento per le illustrazioni fantasy. Ama la natura e il colore. Ha perciò creato deliziosi “animali umanizzati” che ricordano un poco le creazioni di Beatrix Potter. Uno scoiattolo si dà alla pazza gioia sul tagliere di un picnic. Un’occhialuta coniglietta passeggia indossando un vaporoso abitino. Una bambina con un paio di alucce e una corona sul capo vede sbucare un topolino dalla sua tana. Un altro topolino, amante della pulizia, si gode un bagno caldo dentro una tazza da tè. Una vecchietta (una nonna?) regge due crostate con aria invitante. Una ragazzina dai capelli rossi passeggia reggendo un cestino di fiori. Il suo interesse per la figura umana è stato forse incentivato dalle richieste di una grande casa editrice che l’ha contattata.

            A quattro mani è stata invece realizzata l’immagine di locandina: un topolino umanizzato e un bambino dal bizzarro costume “topesco” fluttuano insieme in un cielo notturno, accompagnati da tre fantasmini. La commistione di stili è perfettamente armonica e promette ulteriori sviluppi. I personaggi dell’immagine di locandina sono gli stessi presenti nella striscia di fumetti che li vede protagonisti: un’avventura tra sogno e realtà… Proprio come l’arte.

 

Pubblicato su Paese Mio Manerbio, N. 182 (agosto 2022), pag. 8

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