Basta dare un'occhiata al mondo
dell'intrattenimento per capire che la paura, in qualche modo, piace sia ai
grandi che ai piccini. I "mostri" spaventano, intrigano, stupiscono e
si fanno simboli: alcuni (come Dracula o la creatura di Frankenstein) sono persino
volti familiari. Sono anche portatori di un certo umorismo, nel loro essere
caricatura e deformazione.
Ecco perché Halloween resiste e
prospera, nonostante le polemiche che lo accompagnano immancabilmente ogni
anno. I più sensibili alla sua "magia" sono i bambini, pronti come
sono a vivere le emozioni senza remore. Per questo, il Comune di Manerbio ha
dedicato una festa di Halloween a loro, il 31 ottobre 2024. Sono stati invitati
a presentarsi mascherati e si sono visti offrire la merenda.
L'evento ha avuto inizio con le
"fiabe di paura" dell'associazione culturale Controsenso Teatro. Gli
attori Alberto Branca e Massimiliano Grazioli hanno accolto i piccoli al Teatro
Civico "M. Bortolozzi", trasformato per l'occasione in una perfetta
"casa stregata": luce viola, nebbiolina, lumini e candelieri sul
palco. In questa atmosfera, le voci degli attori hanno fatto rivivere un
personaggio buffo e grottesco: Il mostro peloso, destinato a essere
sconfitto e redento dall'irriverenza di una bambina. La nipotina di Zio Lupo, invece, era viziata e golosa: certamente, non ha fatto una bella
fine.
Il lupo diventa inaspettatamente
un pacifico commensale degli animali in una fattoria. In proposito, la storia
della Minestra di sasso narra di curiosità e paura risolte dalla
condivisione.
Anche l'arcinota Cappuccetto Rosso è decisamente horror, se raccontata in un certo modo. Ne esistono
diverse versioni, alcune senza lieto fine. Ma chi è destinato a divenire
vittima? Sempre la bambina o lo stesso predatore, a volte? Si sa, dietro quei
visini innocenti, certi "Cappuccetti Rossi" sanno essere
pericolosi...
Dopo lo spettacolo, i bimbi sono
stati invitati nei portici del palazzo comunale, per creare alcuni lavoretti
con cartoncino, colla e pennarelli. Si sono così sbizzarriti nel creare
fantasmini, pipistrelli, zucche...
La sera, è arrivato il momento di
godersi il lato spettrale del Palazzo Comunale: i piccoli hanno incontrato i
fantasmi dei Luzzago... ma erano solo "Chèi dè Manèrbe" mascherati!
La locandina prevedeva anche una visita al Museo Civico, insieme all'archeologa
Elena Baiguera.
Un bel pomeriggio di
socializzazione e divertimento, condito da un pizzico di spavento che rende
sempre tutto più intrigante.
Pubblicato su Paese Mio
Manerbio, N. 210 (dicembre 2024), p. 6.
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