“Estate”
equivale a “vacanze”? Non per tutti. C’è chi lavora anche nelle mattine di
luglio; e, magari, ha bimbi in casa. Per questo tipo di situazione, è stato
pensato un servizio estivo della Fondazione Scuola dell’Infanzia e Nido “G. Ferrari” di Manerbio. Anche famiglie di altri paesi, o con figli non iscritti
all’istituto possono usufruirne. Si tratta di “Artistica-Mente”: dal 3 al 28
luglio 2017, i bambini i cui genitori ne avessero fatto richiesta sono stati ospitati
nella scuola e intrattenuti con attività ludico-creative.
Una "mamma esperta" insegna la pittura a tempera. |
Il
servizio era aperto ai piccoli dai tre ai sei anni. La giornata durava dalle
ore 8:00 alle ore 16:15. Erano compresi giochi di gruppo, pranzo e merenda,
momenti di igiene. Soprattutto, ai bambini sono state proposte attività
ispirate a diversi artisti - a partire dai nomi dei gruppi: “Giotto” e
“Michelangelo”. L’inizio è stato dedicato a V. V. Kandinskij (Mosca, 1866 –
Neuilly-sur-Seine, 1944): i suoi famosi cerchi sono stati trasformati in foglie
d’albero, su un foglio da disegno. È stata poi la volta di G. Seurat (Parigi, 1859
– Gravelines, 1891) e del Puntinismo. I bimbi sono stati invitati a colorare
con puntini (grazie alle dita o ai bastoncini cotonati) riproduzioni
semplificate della sua “Domenica pomeriggio sull’isola della Grande Jatte”. È
seguita la Pop Art: come esempio, è stato scelto R. Rauschenberg (Port Arthur,
1925 – Captiva Island, 2008), anche se egli non s’inquadrò mai davvero in
quella corrente. Stavolta, non si trattava di un pittore, ma di un fotografo.
Ma ciò non significa che fosse meno creativo degli artisti già citati. Il suo
“Letto”, per esempio, è rappresentato grondante di vernice: un oggetto di vita
quotidiana si trasforma così in una tela di fresca produzione. Oltre a questa
opera, il programma di “Artistica-Mente” citava “Retroactive”: una serigrafia
rappresentante J.F. Kennedy e un astronauta. Ma non è mancata nemmeno la Pop
Art di A. Warhol (Pittsburgh, 1928 – New York, 1987), con le sue coloratissime
lattine di zuppa Campbell. Infine, J. Miró (Barcellona, 1893 – Palma
di Maiorca, 1983) ha portato la surreale bellezza della sua “Ballerina” e
del suo “Running Man”. Come si può notare, si trattava di opere che colpivano
per la vivacità dei colori e le cui linee potevano essere semplificate per la
riproduzione a opera dei bambini.
I bambini della Fondazione "G. Ferrari" durante "Artistica-Mente". |
Per
quelli di quattro e cinque anni, erano previsti anche laboratori di acquerello
con le “Mamme esperte”. Una di loro ha illustrato strumenti e fondamenti della
pittura a tempera, regalando agli allievi un libro per piccoli aspiranti
artisti. Le giornate prevedevano anche uscite in biblioteca, per letture animate. Il programma annunciava settimanali esposizioni dei disegni
realizzati. Oltre a questo, erano promessi pic nic, angurie, gelati e frutta.
Il tutto accomunato dal desiderio di “far toccare con mano”: perché proprio
tale organo veicola l’apprendimento in età precoce. E non solo in quella.
Paese
Mio Manerbio, N. 123 (agosto 2017), p. 8.
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