Pierino è un bambino vivace e dalla
spiccata personalità, che non sopporta la sua scuola e la sua famiglia.
Entrambe lo vorrebbero perfetto: ben vestito, ben pettinato, studioso… Insegnanti
e genitori si preoccupano più di poter mostrare i fanciulli con orgoglio, che
di vederli felici. La tortura peggiore per Pierino è il concorso per eleggere
l’ “Alunno dell’Anno”: sorta di sfilata in cui i piccoli gareggiano in
ipocrisia e conformismo. Per evitarla, ricorre alla propria arma naturale: i
ricci ribelli, da aizzare col phon. Spera così di non doversi presentare a
scuola. La madre, però, sceglie le maniere forti e lo rincorre con un paio di
enormi forbici. Pierino fugge per le strade. Qui, incontra un altro
“disertore”: Giannino Mangiacalzino, così soprannominato per aver mangiato i
calzini del bucato (dando vita alla leggenda della loro scomparsa in
lavatrice). Insieme, decidono di vendicarsi degli adulti autoritari. Rubano le
brioches destinate alla commissione del concorso, sostituendole con sassi.
Riempiono di formiche la professoressa di biologia. Burlano la vigilessa,
contestandole irregolarità nella divisa. Non possono però evitare che la madre
del Porcospino li raggiunga, forbici alla mano. Proprio quando il povero
Pierino si rassegna a farsi rapare come un soldato, però, la donna gli annuncia
d’aver cambiato idea: il corpo docente, tanto colpito dall’originale look del ragazzino,
l’ha finalmente eletto Alunno dell’Anno.
Il Seicento è, anche per la Spagna, il secolo del Barocco. Tipici della letteratura dell'epoca sono il "culteranesimo" (predilezione per termini preziosi e difficili) e il "concettismo" (ricerca di figure retoriche che accostino elementi assai diversi fra loro, suscitando stupore e meraviglia nel lettore). Per liberare il Barocco dall'accusa di artificiosità, si è cercato di distinguere una corrente "culterana", letterariamente corrotta e di contenuti anche immorali, da una corrente "concettista", nutrita dalla grande tradizione intellettuale e morale spagnola. E' vero che il Barocco spagnolo vede, al proprio interno, vivaci polemiche fra autori (come Luis de Gòngora e Francisco de Quevedo) e gruppi. Ma l'esistenza di queste due contrapposte correnti non ha fondamento reale. Quanto al concettismo, è interessante notare come esso sia stato alimentato dalla significativa definizione che di "concetto" ha dato Francesco...
Commenti
Posta un commento
Si avvisano i gentili lettori che (come è ovvio) non verranno approvati commenti scurrili, offese dirette, incitazioni all'odio di qualunque tipo, messaggi che violino la privacy o ledano l'onore di terzi. Si prega di considerare questo blog come uno spazio di confronto, così come è stato fatto finora, e non come uno "sfogatoio". Ci scusiamo per eventuali ritardi nella pubblicazione dei commenti: cause (tecnologiche) di forza maggiore. Grazie.