Menzionata al Premio Gennari (Caslino d'Erba, 2010), per la sezione Università
Le compagne
A voi ritorno come ad un'aiuola
dove, vicine, posano le chiome
le margherite dal respiro viola,
chiamandosi per nome.
Fra voi ho posato un grano di cuore
dal sapor di melagrana ferita;
ne stilla, nelle vostre mani, il fiore
che ricalca le dita.
Son queste mani terra dolceamara,
nero riposo in cui il cuor chiude gli occhi,
covando in sen una stagione ignara
finché nuova ora scocchi.
E lo prende in quel sonno una vertigine,
come un sogno di cuna nella notte;
vi sente fide come alvo d'origine
che sfiora eco di lotte.
Così la fiducia, sapore ignoto,
diventa pian piano aroma d'abbracci,
di caffé misto al profumo di loto
che tesse i nostri lacci.
Vedi Caterinedito (2011), terza di copertina: http://santacaterina.unipv.it/userfiles/file/AA%202010-2011/caterinedito%202011%20web.pdf
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