Il complesso di Lolita
Di Canidia Sagani
Guardatela. Esile,
graziosa, con un viso da madonna. Nata e cresciuta in una famiglia contadina,
tra lavoro e pane nero, senza il nefasto e luccicante spettro del postribolo
televisivo. Eppure, eccola: sa essere sfacciata, prendersi gioco dell’unico che
la ami in modo sano. E andare in discoteca. Truccata, con un abito da cui
trapelano le sue grazie adolescenti. Sembrerebbe impossibile vederla così,
eterea tra i figuri della notte. Con sé trascina perfino la sorellina,
abbandonandola su uno sgabello, dopo averla vestita di panni troppo adulti per
lei. È la protagonista del videoclip Moi Lolita, basato sull’omonima canzone di Alizée. Non va di moda fra i
teenager del momento, Eppure, quanto delle nostre figlie c’è in lei?
Loro non
vivono in campagna. Hanno comode case, smaglianti beauty-case, qualche peluche che
conserva strascichi d’infanzia (sono bambine, per quanto abbiano fretta di
crescere). Escono con i coetanei maschi e sono sovente più intraprendenti di
loro. Mio figlio, non molto tempo fa, ha dovuto darsi malato per declinare un
galante invito in pizzeria.
Passeggiano per le nostre strade a ogni ora del giorno (e
della notte). Come angeli dannati. In minishorts, in vertiginosi tubini, in
top, con tacchi alti.
Pensate a quando avevate la loro
età. A quei centimetri di gonna che potevano fruttare la paterna punizione o
assoluzione. Oggi, quanto conta il vostro parere, davanti a quelle gambe in
mostra, a quegli occhi ipertruccati? Le vostre figlie non vi lascerebbero certo
decidere del loro corpo. Sono libere. Ma
di fare cosa? Che desideri ha esattamente questa generazione, perduta come
Lolita in qualche Satyricon da
balera?
Forse, un giorno, le “Lolite” d’oggi
apriranno gli occhi. Vedranno che la gloria sta nell’esibire non una bellezza
provocante, ma il cervello. Cominceranno a leggere blog femministi, a discutere
sui forum, ad appendersi in camera fotografie di famose giornaliste. E forse,
un giorno, vedrete i loro articoli d’opinione sulle migliori pagine di Radical Fig.
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