“ORZINUOVI
(gnv) Toglie le macchinette dal suo locale per «coscienza», lo Stato la «multa»
per il mancato introito. È successo ad una barista orceana: Teresa Morandi, che tutti chiamano
Terry.
Da dieci anni Terry lavora ad
Orzinuovi, dove nel suo bar aveva deciso di portare le slot machine che già si
trovavano nel suo vecchio locale di Orzivecchi. Ma ecco cosa l’ha portata alla
decisione di sbarazzarsene: «Mi è successo dopo aver conosciuto una persona
molto anziana, avrà avuto più di 70 anni: entra nel bar, era vestito da
muratore e mi chiede se poteva giocare con le macchinette del locale,
aggiungendo “ma pagano?” Io ho risposto che, ovviamente, la cosa non dipendeva
da me e dopo aver giocato, e perso 200 euro, si è messo al bancone sfogandosi
con me - ha spiegato Terry - mi ha detto che pur essendo in pensione lavorava
ancora e che quei 200 euro giocati erano gli unici che aveva a disposizione, il
resto l’aveva già speso per giocare ed eravamo solamente ai primi giorni del
mese! Piangeva raccontandomelo, era già messo male ma mi diceva che cercava
sempre dei bar con le macchinette. Questa cosa mi ha colpita, mi è rimasta
dentro e mi sono detta “non voglio più avere niente a che fare con le
slot-rovina vita”. A dicembre del 2014 ho deciso di toglierle, all’inizio
cercavo di tenerle spente il più possibile, ma il gestore mi faceva storie e
pressioni per l’accensione obbligatoria che viene loro segnalata. Così ho
deciso di arrivare alla pari con il pagamento delle tasse obbligatorie, che
esulano dal “guadagno” del titolare del locale» ha sottolineato, spiegandoci
che anche se il gestore guadagna zero le tasse sono da pagare lo stesso, si
tratta di una tassa di rete telematica che finisce nelle casse dello Stato.
«Finalmente il gestore è venuto a
prendersele, ma settimana scorsa - ha sottolineato - mi è arrivata una lettera
con intimazione di pagamento entro 5 giorni di 1564 euro da versare al
Monopolio di Stato».
Dopo la sorpresa iniziale Terry si è
rivolta ad alcuni avvocati che, purtroppo, le hanno confermato che la cifra
sarà da pagare. «Lo Stato con la Legge di stabilità ha introdotto questa tassa
- ha commentato - è grottesco, non voglio lucrare sull’infelicità e i problemi
delle persone, con il guadagno delle macchinette io mi ci pagavo l’affitto ma
in coscienza non me la sono più sentita! È assurdo e questo è il prezzo da
pagare, oltre al danno la beffa! In tanti mi stanno dimostrando il loro
appoggio, una mamma e una figlia sono passate per un caffè e mi hanno detto: “Ti
parliamo per esperienza, mio papà si è rovinato per le macchinette, tu sei
stata coraggiosa”, lavoro 12 ore al giorno e mi sento presa in giro dal
sistema, le cose non sono mai troppo chiare su questa “multa” e dare così poco
preavviso è ridicolo, probabilmente lo fanno per evitare che le persone si
informino, io ho fatto mandare una lettera dal mio avvocato e resto in attesa
di chiarimenti, non mollo».”
inManerbioweek, n. 12 (25 marzo
2016), p. 35.
massima solidarietà a questa donna e un invito a tutti perchè si rendano conto che lo stato lucra sulle debolezze e fragilità degli italiani che esso stesso ha reso sempre piu poveri. Alla Blogger...ho bisogno di contattarti perchè anche io ho una storia che vorrei tu pubblicassi affinchè tanti altri possano rendersi conto della realtà che ci circonda. Grazie Marta
RispondiEliminaCara Marta, scrivimi pure al mio indirizzo e-mail: EricaGazzoldi@gmail.com . :) Vedremo cosa potrò fare... A presto!
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