“Ogni reverentia et pudore è alieno da li bagnaroli, che non si vergognano petare, cacare, rutare et pissare in publico, mostrando spessissime volte senza rubore li culli, cazi et pote…” Non è un ubriacone al bar, ma Floriano Dolfo che scrive al marchese Gonzaga (1494). Per descrivere la giornata tipo alle terme di Porretta, non si fa scrupolo di sciorinare termini che farebbero impallidire le oneste comari e i padri di famiglia. Il signore di Mantova (bontà sua!) se li leggeva in pace; le nostre mamme/maestre/nonne, in vista d’un improbabile debutto a Versailles, si sono affannate a sradicarceli dalla bocca, senza misericordia per la nostra (allora) tenera età. Per vendicarci dell’infanzia tartassata, ci possiamo però rivolgere a potenti santi in Paradiso, fra i quali Dante Alighieri (1265-1321). Il Sommo Poeta, infatti, non si perita di descrivere una “sozza e scapigliata fante/che là si graffia con l’unghie merdose” ( Inf. XVIII, vv. 130-131). Naturalmente, precisa che “Ta...
Mi piace pensare a un blog come a una porta aperta su dimensioni diverse, dal fantastico al reale... come a qualcosa che ci porta una boccata d'ossigeno. Qui troverete libri, film, pensieri, ironia, arte, cronaca e storia locale. Una scatola a sorpresa, ma sempre con un occhio per cultura e creatività. N.B. I LINK CHE PORTANO AD AMAZON SONO LINK D'AFFILIAZIONE DAI QUALI RICAVO UNA PERCENTUALE SULLE VENDITE.