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Visualizzazione dei post da settembre, 2018

Esce "Streghette mie": dieci storie per ridere magicamente

Non ero particolarmente attratta dalle figure di strega, da bambina. Il mio personaggio preferito era la Sirenetta: prima, perché viveva sott'acqua e poteva godersi le meraviglie dei fondali senza annegare o implodere; poi, perché mi identificavo col suo cuore spezzato. Inutile dire che, ora che ho superato i quattordici anni, sono molto più cattiva e ironica sull'amore.  Erica Gazzoldi, Streghette mie (Amazon, 2018) All'università, mi sono innamorata della figura di Medea , dedicandole persino un paper .  Ma è soprattutto all'influsso di Mariangela Galatea Vaglio , la famosa autrice di Didone, per esempio (2014, Ultra), che si deve la nascita di questo libriccino: Streghette mie (2018, Amazon Kindle Direct Publishing Project). Il titolo è invece un omaggio a Bianca Pitzorno , un'autrice che ha animato la mia infanzia e che è nota sia per l'attenzione ai personaggi femminili, sia per il suo spirito garbatamente dissacrante. L'ironia è una puntura contag...

Storie matte e folletti nel museo

Tiziano Manzini, Pandemonium Teatro La Stagione delle Fiabe 2018 , a Manerbio, ha avuto inizio il 17 luglio, con “Cacciatori di maghi e alchimisti” : un incontro col dott. Ennio Ferraglio , direttore della Biblioteca Queriniana. Più leggeri e giocosi sono stati gli incontri successivi. Come il primo, sono stati organizzati nel giardino della Biblioteca Civica, grazie alla collaborazione fra il Comune e diverse associazioni locali.             Il 24 luglio, è stata tenuta una lettura teatrale con Tiziano Manzini , della compagnia “Pandemonium Teatro” . Il titolo era: “Che storie matte che hai!” Essa introduceva il tema della Notte delle Fiabe programmata per settembre: Cappuccetto Rosso. Alla fiaba, alludevano anche i travestimenti del pianista Fabio Berteni , che ha eseguito i sottofondi delle serate. Dopo essere stato nei panni del lupo, ha indossato quelli della nonna e quelli del cacciatore. Andrea Manera accoglieva i c...

Conosci te stesso. Ma non ti piacerai

Lon Chaney jr. in L'uomo lupo (1941) L’uomo lupo ( The Wolf Man, 1941; regia di George Waggner) è uno dei film prodotti dalla Universal Pictures che hanno segnato l’immaginario horror internazionale. Al contrario di pellicole come Dracula   o La Mummia , non si basa su opere letterarie o figure già popolari in precedenza. Lo sceneggiatore Curt Siodmak si poté muovere così su un “terreno vergine” (o quasi). Ma ebbe l’accortezza di costruire il suo Uomo Lupo servendosi di materiali che avevano già un’alta carica simbolica. Ci sono gli zingari, emblemi della “diversità” e della “magia”. C’è l’argento, metallo impiegato per fabbricare crocifissi e altri oggetti benedetti. C’è la luna piena, ipnotica di per sé, nonché uno dei più antichi mezzi per misurare il tempo della natura. C’è l’aconito: in inglese wolfsbane , “veleno di lupo”. (Compariva anche nel Dracula del 1931, sempre prodotto dalla Universal, come arma contro i vampiri). C’è il pentagramma … e, sulla fortuna   di...

La memoria passa anche per Manerbio

All’inizio di agosto, torna il ricordo della strage di Bologna (2 agosto 1980) : alle ore 10:25, un ordigno esplose alla stazione della suddetta città, uccidendo ottantacinque persone e ferendone oltre duecento. Altri episodi simili sono quelli di Piazza della Loggia, a Brescia (28 maggio 1974) e di Piazza Fontana a Milano (12 dicembre 1969).  L’attentato di Bologna si collocava nel quadro di quello che il settimanale inglese The Observer, nel dicembre 1969, chiamò “strategia della tensione” : un insieme di atti terroristici volto a creare il terrore nella popolazione e a prepararla ad accettare svolte politiche di tipo autoritario. Così le forze reazionarie (gruppi neofascisti, settori degli apparati di sicurezza statali) risposero alle lotte sociali iniziate nel ’68 – ’69 e all’avanzata elettorale del Partito comunista italiano. La strage di Brescia avvenne proprio durante una manifestazione contro il terrorismo neofascista. Quella di Milano colpì la Banca Nazionale dell’Ag...

La storia d’Italia in una casa e una chitarra

C amicia garibaldina nel Museo Zenucchini di Manerbio Il 25 luglio 2018, è avvenuto un altro degli incontri culturali denominati “Piano in casa - Musica e parole per ville e giardini” . L’iniziativa era firmata dal Comune di Manerbio, dall’A.N.P.I. locale (sez. G. Bassani) e dal Sistema Bibliotecario della Bassa Bresciana Centrale. Un altro dei loghi in locandina era quello del progetto “Magazzino Merci Manerbio”, volto al recupero dell’omonimo edificio presso la stazione. Il luogo prescelto era il museo privato della famiglia Zenucchini , nell’abitazione adiacente alla Torre Civica. Questa dimora fu anche Casa Municipale e Sede Vicariale della Repubblica di Venezia.              Stavolta, in luogo del “piano” enunciato nel titolo, c’era una chitarra: più adatta ad eseguire i brani risorgimentali e le canzoni partigiane proposte durante la serata. I pezzi erano stati scelti per la concordanza col contenuto del museo Ze...

Tutti in teatro con Antonella Settura

Antonella Settura è nota a Manerbio come direttrice artistica del Centro Danza . Ma la sua direzione artistica si esercita anche in un’altra iniziativa: la rassegna di concorsi “Tutti in teatro” , ospitata dal teatro “Pio XI” di Bagnolo Mella.  L’idea è nata dalla poliedrica passione della Settura per le arti: principalmente la danza, come è noto, ma anche la musica, il canto, la scrittura creativa e la recitazione. “Tutti in teatro” è dedicata ai giovani : in particolare, ai talenti che desiderano emergere.             Per il 28 settembre 2018, è stata programmata una serata intitolata: “Facci ridere” . Quattro giurati decideranno a chi assegnare i due premi in palio. I titoli presentati sono perlopiù dialettali: sia perché il teatro vernacolare ha una vocazione macchiettistico-realistica che ben si presta a suscitare il sorriso, sia perché il genere è sempre apprezzato nella Bassa Bresciana. La pagina Facebook de...