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Visualizzazione dei post da settembre, 2021

"Goblin": l'amore nell'ordine dell'universo

Quando Dante Alighieri compose la Vita nuova , inscrisse il suo amore giovanile per Beatrice nella cornice del cosmo quale era allora rappresentato. Non si trattava di una cotta adolescenziale destinata all’oblio, ma di un’esperienza dall’intensità e dalla purezza tali da iniziarlo all’esperienza dell’estasi e alla meditazione sul destino ultimo degli umani. Dopo secoli, questo tipo di letteratura d’amore è rimasto ineguagliato. Se chiunque, nell’Europa occidentale odierna, proponesse di rappresentare i sentimenti privati come parte di un complesso piano divino , sarebbe giudicato anacronistico o folle. Specialmente se parlasse di adolescenti.  Per vedere di nuovo un amore inscritto in un destino superiore, è stato necessario cambiare sia il tipo di strumento espressivo, sia il continente d’origine. È stata necessaria una serie televisiva prodotta nella Corea del Sud. Ovviamente, stiamo parlando di Goblin , attualmente disponibile sulla piattaforma online  Rakuten Viki. È usci...

Manerbio nel Medioevo: castelli e assedi

Vista la posizione geografica di Manerbio, era inevitabile che la nostra città avesse un certo rilievo politico e militare nel Medioevo . Ne parla Mons. Paolo Guerrini, nella sua opera Manerbio: la Pieve e il Comune (Brescia 1936, Scuola Tipografica Opera Pavoniana). Tale importanza era dovuta al suo essere pressoché al centro della Bassa Bresciana, sulle vie di comunicazione con l’Italia centrale.              Manerbio ebbe dunque due fortificazioni : una sulla sponda meridionale del Mella, detta “il Castelletto” (per ospitare un corpo di guardia), e una maggiore: il Castello vero e proprio. Questo comprendeva la pieve, la canonica, il cimitero e alcune case signorili, al centro dell’abitato. Anche il Comune aveva la propria sede presso la pieve, all’ombra del campanile, e possedeva le case vicine (atterrate in seguito per costruire la piazza). Questa vicinanza non era casuale: ancora nel Cinquecento, era normale che le ass...

I passi della danza a Manerbio: cosa ci aspetta?

Abbiamo parlato diverse volte di danza e teatro; abbiamo descritto la chiusura delle scuole di danza e le sue conseguenze negative, seguite da pubbliche proteste . Abbiamo annunciato il ritorno dei passi sulle punte, ora che le chiusure causate dalla pandemia sono finite (per sempre, si spera). Ma cosa ci aspetta, esattamente?              Ne abbiamo parlato con Antonella Settura , direttrice del Centro Danza di Manerbio , che abbiamo già più volte incontrato, per avere delucidazioni in merito.             Non c’è ancora una locandina ufficiale, ma la Settura - già ad agosto - stava lavorando alla realizzazione di succose proposte teatrali per settembre. In particolare, ha pensato a una coreografia in stile contemporaneo neoclassico ispirata a Margherita di Riccardo Cocciante , nella versione eseguita al pianoforte da Dolcenera. La struggente canzone è alquanto nota: è ...

Un giorno con la Banda di Manerbio

La Civica Associazione Musicale “S. Cecilia” di Manerbio ha resistito ai lockdown finora imposti ed è arrivata viva e vegeta in “zona bianca”. È dunque il momento di andare avanti e di presentare i suoi corsi ai potenziali futuri allievi.              Sabato 18 settembre 2021, dalle 16:00 alle 18:00, presso il parco del Comune, si terrà l’Open Day della Banda , insieme a quello della scuola di musica “Lorenzo Manfredini”. I presenti potranno vedere numerosi strumenti e udirne il suono, nonché parlare con gli insegnanti ed iscriversi. La locandina propone un ampio ventaglio di possibilità: flauto, oboe, clarinetto, sassofono, trombone, euphonium, corno, tromba, tuba, batteria, percussioni, violino, violoncello, chitarra classica ed elettrica, basso elettrico, pianoforte, canto lirico e moderno, armonia, coro, solfeggio, propedeutica per l’infanzia, ensemble vari, formazione per adulti e la novità del fagotto.   ...

“Castlevania”: l’universale diluvio e la nuova genesi

  Una serie a cartoni animati tratta da un videogioco: a sentirlo, sembrerebbe una bambinata pazzesca (cfr. Fantozzi e una certa corazzata che sappiamo ). Invece, Castlevania rivela fin dal primo episodio una grandezza tragica di cui prodotti più “seri” e “realistici” potrebbero non essere capaci. Giusto per provare ulteriormente che nulla disvela la sporca e pura verità sulla vita (cit. Nomadi) meglio della cosiddetta “fantasia”.  Alucard, Trevor e Sypha (Fonte: https://redcapes.it/ )             Stiamo parlando della serie Netflix (2017-2021) tratta dall’omonima serie di videogiochi prodotta dalla Konami, in particolar modo dal terzo: Dracula’s Curse (1989). Sono presenti anche elementi di Castlevania: Curse of Darkness (2005) e di Castlevania: Symphony of the Night (1997).             Questa è la trama della serie: nel 1455, Lisa del villaggio di Lupu bus...