Del maiale non si butta via nulla. Anche a livello estetico. La devozione popolare lo vuole persino nell’alto dei cieli, al fianco di S. Antonio abate . Esso ricorda il grasso suino col quale si fabbricavano i medicamenti contro l’ergotismo e l’ Herpes zoster : il “fuoco di Sant’Antonio”, appunto. Nel IX sec., le reliquie di S. Antonio furono traslate da Costantinopoli alla Motte-Saint-Didier, in Francia. Qui, dove già c’era un monastero benedettino, venne istituita una comunità laica che curasse i malati nel modo suddetto. Quella prima comunità laica si trasformò gradualmente nell' Ordine Ospedaliero dei canonici regolari di sant'Agostino di sant'Antonio Abate, o degli “Antoniani” , approvato nel 1095 da papa Urbano II e confermato nel 1218 da una bolla di Onorio III. Un privilegio accordato agli Antoniani fu quello di poter allevare maiali per uso proprio. Uno dei maiali dipinti da Mario Cantaboni per ELIOPIG. N...
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