“Quando i due compagni furono partiti, prese anche lui una vecchia bicicletta e andò via. Era contento che fosse il Comandante a mandarlo dalla ragazza. Quella che invece non parve contenta fu proprio lei, quando la raggiunse nella strada fra i campi verso casa sua. Tornava dal paese sotto la pioggia, con l’ombrello aperto. «La Disperata» le arrivò dietro, smontò dalla bicicletta, le disse: - Buonasera. Come stai? - La ragazza diventò tutta rossa, mormorò irresoluta: - Sei tu? - e aggiunse: - Fermiamoci qui. A casa mia non possiamo andare. - Prendimi almeno sotto l’ombrello, - pregò «La Disperata», ma davanti a quella faccia scontrosa gli sparì la voglia di darle un bacio. - La sera del primo dell’anno, - disse lei, esitante, girando in tondo il manico dell’ombrello, - dopo che tu fosti partito, il babbo e i fratelli andarono a giuocare da un contadino che sta laggiù, - fece un gesto vago verso la valle inv...
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