Parte III: Il filo di Arianna
8.
Secondo
Flashback
Nilde
contemplava, con beatitudine incredula, il regalo dello zio. Un’autentica
katana giapponese, esattamente della sua misura. «Grazie…» mormorò a fior di
labbra.
«Non
hai idea di quanto io abbia desiderato vederti così… grata e sommessa, per una
volta» rispose Michele Ario, con voce pastosa. La ragazza non replicò.
«Ti
ho osservato a lungo. So che quella spada è ormai la tua anima. Però…» riprese
l’uomo «…il possesso materiale di una lama, in sé e per sé, è nulla. Anche il
fatto di saperla maneggiare è cosa da poco. La vera dote dello spadaccino…»
esordì «…è la vigilanza costante d’una
mente sgombra. Eternal sunshine of the spotless mind».
Nilde
si voltò verso di lui. Ma era già tardi. Un oggetto pesante e allungato la
colpì sul cranio, come una folgore. E fu il buio.
[Continua]
Pubblicato
su Uqbar
Love, N. 167 (21 gennaio 2016), p. 34.
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