I mé pensér j’è
falìe tacàde
al fil dè la
bögàdå.
biànche cóme la
lünå
che la sa spèciå
‘n dè la sò fürtünå.
Ón réfol él šbàt
‘na fòjå brüšàdå
sö l’ansòme pö
ciàr:
i trèmå töcc i
pensér, come ‘l mar
quand pàså dèle
naf enšönöciàde.
Traduzione:
“I miei pensieri son faville appese/alla corda del bucato,/bianche come la
luna/che si specchia nella propria fortuna./Un soffio di vento sbatte una
foglia bruciata/sul sogno più chiaro:/treman tutti i pensieri, come il
mare/quando passano navi inginocchiate.”
Menzione
d’Onore per la Sezione C - Poesia in dialetto del II Premio Letterario “Città
di Fermo”, 2016.
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